Covid-19, in Italia continua la diffusione della variante Omicron
Nel corso delle ultime settimane in Italia si sta registrando un netto aumento dei contagi che si sta traducendo in un incremento degli accessi negli ospedali e nei reparti di terapia intensiva. Questo brusco incremento della curva epidemiologica si deve anche alla diffusione della variante Omicron, decisamente più contagiosa rispetto alla Delta. Nel frattempo il Governo sta seguendo l’evoluzione della situazione ed il prossimo 5 gennaio è stato fissato il Consiglio dei Ministri che porterà che potrebbe portare ad una nuova stretta per arginare la diffusione del Covid-19. In tal senso- come riportato da “Open.online” – sarebbero due le opzioni oggetto di valutazione da parte del Premier Mario Draghi: da una parte c’è quella di introdurre il Super Green Pass obbligatorio sul lavoro, mentre dall’altro lato il Presidente del Consiglio sarebbe valutando di imporre l’obbligo vaccinale a tutti gli italiani.
Coronavirus, il coordinatore del Cts Franco Locatelli: “Sulla variante Omicron vi dico che…”
In questi giorni, dunque, si sta assistendo alla rapida diffusione della variante Omicron non solo in Italia, ma anche nel resto d’Europa. A tal proposito, il Governo britannico sembra aver deciso di convivere con il virus senza adottare ulteriori misure e proprio su questo tema è intervenuto il coordinatore del Comitato tecnico scientifico Franco Locatelli, il quale – nel corso di un intervista concessa a “Repubblica.it” – ha chiarito la sua posizione in merito alla variante Omicron e alle misure da adottare per arginarla: “Non sposerei assolutamente l’idea di lasciar correre il virus. Anche se i dati dei ricercatori inglesi mostrano che con Omicron i ricoveri si sono ridotti di un terzo, un aumento marcato dei contagi avrebbe un impatto pesante sul sistema sanitario”.
Coronavirus, Locatelli: “Un’ondata incontrollata di Omicron porterebbe a crescita di ricoveri e vittime”
Il coordinatore del Comitato tecnico scientifico Franco Locatelli, dunque, si è detto contrario all’idea di lasciar correre la variante Omicron senza adottare ulteriori misure e – nel corso di un’intervista concessa a “Repubblica.it” – ha spiegato quali sarebbero le conseguenze di un’ondata incontrollata di contagi: “Anche con sintomi meno severi un’ondata incontrollata porterebbe una crescita di ricoveri e vittime”. Locatelli, inoltre, ha sottolineato come nel nostro Paese ci siano 1,3 milioni di persone di età superiore ai 60 anni che non si sono ancora vaccinate e si tratta di “un gruppo di connazionali che oggi rischia molto”. Nella pagina successiva potrete leggere l’ultimo bollettino diramato dalla Protezione Civile.
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Coronavirus, dati aggiornati in Italia all’1° gennaio 2022
Sulla base dei dati diffusi dalla Protezione Civile nella giornata di ieri, sabato 1 gennaio 2022, in Italia i casi di persone attualmente contagiate da Coronavirus risultano essere 1.021.697. Le persone decedute dall’inizio dell’epidemia sono 137.513 (+111 rispetto a venerdì), mentre i guariti/dimessi 5.107.729 (+20.432). Le persone ricoverate in terapia intensiva, invece, risultano essere 1297 (+37). In generale, il totale dei casi è di +6.266.939 (+141.262 rispetto a venerdì).
Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.