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Coronavirus, il Dottor Massimo Ciccozzi rivela: “Uno studio su Omicron 5 ci dice che può provocare…”

Massimo Ciccozzi, epidemiologo dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, ha parlato di uno studio legato alla variante Omicron 5

Coronavirus, il Dottor Massimo Ciccozzi rivela: “Uno studio su Omicron 5 ci dice che può provocare…”
Coronavirus, la variante Centaurus potrebbe diventare dominante in autunno? Foto Pixabay.com

Coronavirus, il Dottor Ciccozzi rivela: “Uno studio su Omicron 5 ci dice che può provocare…”. I dettagli

Gli esperti in questo momento vengono interpellati in merito alla situazione legata alla diffusione della variante Omicron 5 in Italia. A fare il punto sulla situazione attuale è Massimo Ciccozzi, ordinario di Statistica medica ed epidemiologica molecolare all’Università Campus Bio-Medico di Roma, intervistato da romasette.it. Il picco secondo è atteso a metà luglio. Vediamo di seguito le parole del professore.

La contagiosità della variante Omicron

Secondo l’epidemiologo sarebbe ancora necessaria la mascherina, perché con la variante Omicron 5 siamo di fronte alla più contagiosa delle varianti del virus. Il governo dovrebbe dare più ascolto alla scienza, ma invece l’obbligo della mascherina è caduto. Dovrebbe prevalere il buon senso nelle persone, almeno quando ci si trova in ambienti affollati. La contagiosità di questa variante è pari per contagiosità al morbillo e alla varicella.

Lo studio sulla variante Omicron

Il professore fa sapere che la malattia non va sottovalutata perché secondo uno studio il virus provoca oggi febbre alta e un forte mal di gola, moltiplicandosi quindi nelle prime vie polmonari, a differenza di quanto accadeva nella fase iniziale. Non ci sono le polmoniti, però si sta notando una forma di insufficienza respiratoria acuta, che dà da pensare, specie perché potrebbe portare a un aumento dei ricoveri ordinari e avere delle conseguenze soprattutto sulle persone anziane e quelle più fragili.

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Vaccino annuale

Secondo il professore non si può pensare che le persone vengano sottoposte a due o tre dosi di vaccino ogni anno. Dovrà arrivare una dose annuale, una specie di richiamo come quello che si fa adesso per l’influenza. Il vaccino non è comunque mai sterilizzante rispetto a un virus ma toglie solo i sintomi, precisa Ciccozzi. Bisogna quindi agire anche sulla prevenzione usando la mascherina, della quale siamo tutti stanchi, ma che è, unita al vaccino, l’arma che abbiamo contro il virus.

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.

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