Nuove regole sulla quarantena: ecco cosa si deve fare se si entra in contatto cin un positivo al coronavirus
Il coronavirus continua ad affliggere l’Italia ma la variante Omicron sta traghettando la pandemia verso l’endemia, ovvero una fase di convivenza più “pacifica” con il Covid-19: l’alto numero di contagiati con questa mutazione del virus, infatti, sta conducendo l’Italia (e non solo) verso l’immunità di gregge che renderà molto meno insidiosa la malattia. Ed è per questo che il Governo, forte di dati ospedalieri incoraggianti, ha preso i primi provvedimenti allentando alcune restrizioni. E tra addio alle mascherine all’aperto e abolizione (tra poco) delle fasce di colore spuntano anche nuove regole sulla quarantena: il Ministero della Salute, come riportato da tg24.sky.it,ha sancito la riduzione dei giorni di isolamento se si entra in contatto con un positivo al Covid-19.
I dettagli del provvedimento
Secondo la nuova normativa firmata dal Ministro Roberto Speranza, infatti, in Italia si riduce da dieci a cinque giorni la quarantena per le persone non vaccinate (o che abbiano effettuato solo il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni) entrate in contatto stretto con una persona positiva; questo provvedimento, ovviamente, vale solo per le persone che non manifestano sintomi come febbre, tosse, raffreddore o naso che cola, mal di gola, mal di testa prolungato, dolori muscolari e spossatezza. Al termine dei cinque giorni si dovrà poi fare il classico tampone, se sarà negativo la quarantena terminerà immediatamente. L’unica altra regola da osservare, che è in vigore anche per i vaccinati con dose booster, sarà quella di indossare la mascherina Ffp2 all’aperto o in presenza di altre persone per altri cinque giorni. NO ALLA QUARTA DOSE DI VACCINO, L’ANNUNCIO DEL GENERALE FIGLIUOLO
Il bollettino di lunedì 7 febbraio
Nelle ultime 24 ore sono stati 41.247 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia, mentre ieri erano stati 78.952. I tamponi effettuati sono 393.663 (ieri 686.544). La percentuale di positivi considerando il totale dei tamponi – quindi molecolari più antigenici rapidi – è al 10,5% (ieri 11,2%). Sono 326 i morti (compresi alcuni riconteggi), 8 i posti letto occupati in meno in terapia intensiva rispetto a ieri. È questo il quadro che emerge dal bollettino del Ministero della Salute del 7 febbraio.
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Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.