Coronavirus, obbligo di mascherina al chiuso: cosa cambierà dall’1 maggio?
Dopo due anni molto difficili, grazie alla campagna vaccinale, alla minore virulenza del Coronavirus e all’arrivo dei mesi caldi l’Italia prova a tornare alla normalità. E lo fa allentando, gradualmente, le restrizioni. Tra le misure ancora in vigore c’è l’obbligo di indossare le mascherine nei luoghi chiusi: una decisione ufficiale in merito ancora non c’è, ma l’orientamento del Governo è già trapelato. Dal primo maggio qualcosa cambierà, ma cosa esattamente?
La mediazione tra rigoristi e aperturisti
La speranza di molti era un abolizione totale dell’obbligo di mascherina al chiuso a partire dall’1 maggio, ma dopo una mediazione il Governo avrebbe deciso, come riporta Fanpage.it, di allentare solo gradualmente l’obbligo. Una mediazione avvenuta tra due parti: da un lato i rigoristi, capitanati dal ministro della Salute Roberto Speranza, e dall’altro gli aperturisti, in primis la Lega. Si è trovato così un compromesso.
L’obbligo di mascherina al chiuso resterà in questi luoghi
A fine marzo, con il decreto Covid, il Governo aveva programmato la fine dell’obbligo di Green Pass e di mascherina al chiuso a partire dal primo maggio. Se è vero che l’obbligo di Green Pass cadrà, rimanendo solo per le Rsa e gli ospedali, così non sarà per la mascherina. Nei prossimi giorni, a quanto pare, un’ordinanza di Speranza confermerà l’obbligo di mascherina sui mezzi di trasporto pubblico urbani o extraurbani, cinema e teatro, sale da concerto e luoghi di lavoro.
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Dove non sarà più obbligatoria la mascherina al chiuso
Non sarà più obbligatorio, quindi, indossare la mascherina all’interno di bar, ristoranti, negozi, palestre e tutte le altre attività al chiuso non menzionate nella lista. Per ora, comunque, nulla di ufficiale: alla scadenza delle restrizioni, infatti, manca ancora una settimana. Tra pochi giorni arriverà la nuova ordinanza di Speranza in merito: la proroga dovrebbe arrivare fino alla fine di maggio o, al massimo, all’inizio dell’estate.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.