Coronavirus, il Governo proroga lo stato di emergenza: ecco fino a quando e cosa succede

Mario Draghi e l'esecutivo stanno per prorogare lo stato di emergenza di almeno un paio di mesi: ecco tutti i dettagli

Il Presidente del Consiglio Mario Draghi - Foto Store Norske Leksikon
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Coronavirus, il Governo proroga lo stato di emergenza: ecco fino a quando e cosa succede

Il coronavirus continua ad affliggere l'Italia (e non solo) con come conseguenza più evidente il ritardo nella ripresa economica del Paese: la curva epidemiologica è in flessione ma il Governo continua a seguire, giustificatamente, la linea della prudenza per evitare di piombare di nuovo nella crisi. Uno scenario, quello del semi immobilismo, che gli italiani non possono più permettersi. E intanto, mentre l'esecutivo lavora ai primi segnali di ripartenza, come riporta SkyTg24 sta per arrivare la proroga dello stato di emergenza nazionale. Dal 30 aprile, data di scadenza fissata qualche mese fa, si andrà presumibilmente al 31 luglio: in quel periodo la campagna di vaccinazione dovrebbe essere già nel pieno della svolta, con le attività lavorative che dovrebbero aver riaperto già da un po'. Si precisa che la durata massima dello stato di emergenza massima è di 12 mesi prorogabile di altri 12 mesi dopo la scadenza: in Italia lo stato di emergenza è in vigore dal 31 gennaio 2000. ECCO QUALI REGIONI POTREBBERO CAMBIARE COLORE TRA POCHI GIORNI

Ristoranti e bar riaperti ma “no" ai pagamenti in contanti: tutti i dettagli

Il coronavirus molla leggermente la presa sul nostro Paese e il Governo, seppur continui a seguire la linea della prudenza, sta iniziando a pensare alle riaperture dei settori più penalizzati dalla pandemia. Tra questi ci sono i chiacchieratissimi bar e ristoranti, costretti ad un'altalena di “apro/chiudo/apro/chiudo" e un valzer tra zona rossa e arancione che di certo sta mettendo in seria difficoltà i vari gestori. Ora però, con le zone gialle che potrebbero essere ripristinate a partire da maggio, far tornare alla normalità anche questi settori è fondamentale. Anche se, come riportato da IlMessaggero.it, potrebbero arrivare delle novità importanti riguardo le modalità di lavoro e i pagamenti.

Le novità riguardo bar e ristoranti

Il Premier Mario Draghi e la sua squadra di ministri potrebbero autorizzare alla riapertura solamente alcune tipologie di bar e ristoranti, ossia quelli che hanno dei tavoli all’aperto. Non si tratta di una notizia ufficiale in quanto in ogni caso il clima non è ancora tipicamente primaverile, dunque questa scelta penalizzerebbe non solo le attività di ristorazione sprovviste di spazio esterno, ma anche gli stessi clienti che potrebbero essere scoraggiati dal pranzare o cenare all'aperto e al freddo. Per il momento si sta discutendo anche della possibilità di imporre la prenotazione del tavolo prima di consumare nel ristorante, l'obbligo di misurazione della temperatura corporea e anticipare l’orario di chiusura di bar e ristoranti alle 16.00. Ma non è tutto…

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Pagamento solo in contanti?

Governo, Comitato Tecnico Scientifico e Istituto Superiore di Sanità sono d'accordo su una cosa, chi per un motivo e chi per un altro: è preferibile far pagare un servizio tramite bancomat/carta di credito piuttosto che in contanti. La circolazione dei soldi, infatti, aumenterebbe le possibilità di trasmissione del virus. E da qui, dunque, l'idea di consentire soltanto i pagamenti i digitale e non in contanti.  Se ne saprà di più nei prossimi giorni.

Coronavirus, il bollettino di lunedì 12 aprile 2021

Nelle ultime 24 ore sono stati 9.789 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia, mentre ieri erano 15.746. I tamponi effettuati sono 190.635, contro i 253.100 di ieri. La percentuale di positivi considerando il totale dei tamponi  – quindi molecolari più antigenici rapidi – è al 5,1% (ieri era al 6,2%). Sono 358 i morti, 8 i pazienti in più in terapia intensiva. È questo il quadro che emerge dal bollettino del Ministero della Salute del 12 aprile.

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Coronavirus, la divisione del Paese in fasce di colore

Attualmente l'Italia è quasi tutta arancione: in questa fascia si trovano le regioni Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, le Province Autonome di Trento e Bolzano, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Abruzzo, Lazio, Molise, Basilicata, Calabria e Sicilia (quest'ultima però rischia seriamente il lockdown, saranno decisivi i prossimi tre giorni). In zona rossa, come anticipato, le rimanenti Sardegna, Valle d'Aosta, Puglia e Campania.

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.