
Coronavirus, anestesisti adirati contro le misure adottate dal governo: “Terapie intensive peggiorano”
Gli anestesisti, che da ormai oltre un anno si scontrano ogni giorno con la difficile situazione determinata dalla pandemia, hanno sottolineato il pericoloso aumento dei numeri di ricoverati in terapia intensiva, causato anche e soprattutto da un malfunzionamento del sistema a colori delle regioni. Quello delle terapie intensive italiane è, purtroppo, un quadro in costante peggioramento. I numeri non accennano a diminuire, anzi, rispetto alle scorse settimane si registra un incremento dei posti occupati in terapia intensiva che fa preoccupare. Da leggere anche Coronavirus, la preoccupazione di Ricciardi: “La terza ondata ci sta travolgendo”
L’opinione del presidente nazionale del sindacato dei medici di anestesia e rianimazione
Nonostante non siano stati raggiunti i picchi di posti occupati della prima ondata, l’andamento è comunque preoccupante, e non si prospetta una situazione facile. Così afferma Alessandro Vergallo, presidente nazionale del sindacato dei medici di anestesia e rianimazione. Il punto della situazione è, di conseguenza, poco tranquillizzante, e non è questo il momento per allentare la presa e diminuire la soglia di attenzione, sebbene anche la quantità di persone vaccinate sia comunque in aumento. Nel corso dell’ultimo anno, medici, infermieri e tutti coloro che lavorano nel campo della sanità hanno fatto dei sacrifici enormi, rinunciando a ferie e riposi che più che mai avrebbero meritato.
La preoccupazione degli operatori sanitari
Il risultato attuale è un’equipe di medici delle terapie intensive estremamente provati sia a livello fisico che psicologico, anche perché tutto il lavoro che c’è stato non accenna a diminuire, anzi. La situazione non è mai stata tranquilla, nemmeno in estate, quando sembrava che i numeri stessero timidamente diminuendo. Il quadro generale, dunque, delinea una situazione in cui la conoscenza del virus è decisamente aumentata e sono stati fatti progressi notevoli. Tuttavia, questo risultato ha avuto un costo particolarmente alto, pagato da noi tutti, ma in particolare dalla popolazione di professionisti che ha trattato il problema in prima persona, facendo sacrifici anche nella vita privata senza avere alcun tipo di sostegno per tutto ciò.
La situazione preoccupante degli ultimi giorni
Negli ultimi giorni si è registrato un allentamento nel seguire le regole da parte dei cittadini. Sebbene all’inizio della divisione delle regioni in colori le regole fossero rispettate, adesso i cittadini hanno iniziato a lasciarsi andare con più facilità, dimenticando che non siamo nella situazione di potercelo permettere. Servirebbe, pertanto, un aumento delle sanzioni o maggiori controlli affinché le persone rispettino le misure di componimento imposte, unica arma, assieme al vaccino, per uscire da questa pandemia il prima possibile.
Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.