Coronavirus, il Lazio verso la zona rossa: le nuove regole e quando arriverà la decisione del Governo
di Marco Reda
Numeri preoccupanti per il Lazio che si avvia verso la zona rossa: la decisione in giornata, ecco cosa non si potrà più fare
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Coronavirus, il Lazio verso la zona rossa: le nuove regole e quando arriverà la decisione del Governo
Dalla zona gialla alla zona rossa: un balzo notevole quello del Lazio, una delle regioni che rischia di finire nella fascia di rischio coronavirus più alta. Gli ultimi dati, decisamente negativi per il territorio laziale, hanno evidenziato la necessità di intervenire duramente per limitare la diffusione del contagio da Covid-19 tra le varie province. Al punto che nelle prossime ore, dopo il Consiglio dei Ministri in programma per oggi, il Lazio potrebbe seriamente finire in lockdown da lunedì 15 marzo fino a data da destinarsi. Un brutto colpo per una regione che si è sempre mossa tra il giallo e l'arancione ma in cui, ormai, non è più possibile agire diversamente. L'APPELLO DI DRAGHI: “ITALIANI, FACCIAMO UN ULTIMO SFORZO!"
Cosa non si potrà fare
Dovesse essere confermato questo provvedimento, il Lazio entrerebbe in zona rossa dove dovrebbero figurare anche Basilicata, Campania, Molise, Lombardia, Veneto, Piemonte, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Marche e le Province Autonome di Trento e Bolzano. In quel caso si potrà uscire di casa solo per motivi lavorativi (con autocertificazione obbligatoria), salute o di urgenza/necessità. Chiuse tutte le attività lavorative (compresi barbieri e parrucchieri) e le scuole che andranno dunque in didattica a distanza al 100%. Potranno rimanere aperti solo supermercati, negozi di generi alimentari e di elettronica, farmacie, parafarmacie, edicole, tabaccai, fiorai e poco altro. Consentiti come sempre le visite a familiari amici e parenti (soltanto una al giorno e non più di due persone esclusi under 14) e i rientri nei luoghi di residenza, domicilio e abitazione fissa.
L'avvertimento della Regione Lazio
“Lo scenario è previsto in netto peggioramento – recita la nota della Regione Lazio – bisogna mantenere altissimo il livello di guardia. Non è possibile concedersi nessuna distrazione, il virus con le sue varianti sta riprendendo vigore, la priorità è quella di interrompere ora la catena di trasmissione. I dati del contagio sono in aumento e raggiungono i livelli di due mesi fa, con un trend di crescita rispetto alle due settimane precedenti". I TEST RAPIDI POTREBBERO NON RILEVARE LE VARIANTI: L'APPELLO DEL VIROLOGO CRISANTI
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Coronavirus, il bollettino di giovedì 11 marzo 2021
Nelle ultime 24 ore sono stati 25.673 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia, mentre ieri erano stati 22.409. Aumentano i tamponi effettuati: 372.217, contro i 361.040 di ieri. Nel conteggio, dallo scorso 15 gennaio, rientrano anche i test antigenici rapidi. La percentuale di positivi considerando il totale dei tamponi è al 6,89% (ieri 6,2%), ma il dato è influenzato dal conteggio dei test antigienici rapidi che si sommano a quelli molecolari. Sono 373 i morti, 32 i pazienti in più in terapia intensiva. È questo il quadro che emerge dal bollettino del Ministero della Salute dell'11 marzo.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.
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