Coronavirus, il nuovo decreto cambia la soglia per il passaggio in zona rossa: ecco quali altre regioni rischiano di cambiare colore
di Marco Reda
Mezza Italia è in zona rossa ma altre regioni rischiano di retrocedere dall'arancione al lockdown: ecco di quali territori si tratta
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Coronavirus, il nuovo decreto cambia la soglia per il passaggio in zona rossa: ecco quali altre regioni rischiano di cambiare colore
Il DPCM firmato poche ore fa dal neo Premier Mario Draghi ha “ridisegnato" l'Italia: il coronavirus sta infatti continuando ad affliggere il nostro Paese e il numero dei nuovi casi giornalieri è tornato su livelli preoccupanti, il che ha indotto il Governo ad attuare ulteriori restrizioni per tentare di abbassare la curva epidemiologica. Da lunedì 15 marzo fino a (almeno) martedì 6 aprile 2021 non esisterà alcuna zona gialla ma soltanto territori in arancione e rosso (eccetto la Sardegna, unica zona bianca dello Stivale), con numerosi divieti anti Covid. E l'elenco delle regioni ad alto rischio del contagio è destinato ad allargarsi in quanto, come riportato da SkyTg24, sono ora in tre a rischiare…
Le regioni a rischio
Le regioni che dal 15 marzo al 6 aprile 2021 entreranno in zona rossa sono Lombardia, Piemonte, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Lazio, Marche, Campania, Puglia, Molise e Provincia Autonoma di Trento. Tutte le altre saranno arancioni ma a “rischio rosso" ci sono ora Toscana (le cui province di Arezzo, Prato e Pistoia sono già in lockdown), Abruzzo e Provincia Autonoma di Bolzano: in questi territori la situazione è davvero al limite e, senza un abbassamento dei contagi e dell'indice Rt, ulteriori serrate saranno inevitabili. Se ne saprà di più al termine della prossima settimana, quando il Comitato Tecnico Scientifico analizzerà i dati del coronavirus insieme ai Governatori. Da lì la decisione su eventuali nuove zone rosse, ma intanto una cosa è certa: un Comune o una regione entrerà in zona rossa automatica se registrerà almeno 250 contagi settimanali ogni 100.000 abitanti. ARRIVA ANCHE LA VARIANTE INDIANA: DOVE É STATA LOCALIZZATA IN ITALIA
Sostegno alle famiglie
Stretta necessaria per il Premier Draghi che ha spiegato: “Qualche giorno fa ho ringraziato gli italiani per la loro infinita pazienza. Sono consapevole che le misure di oggi avranno conseguenze sull'istruzione dei figli, sull'economia e sullo stato anche psicologico di noi tutti. Sono necessarie per evitare un peggioramento che renderebbe inevitabili provvedimenti ancora più stringenti. Draghi ha garantito l'azione di Governo a sostegno di famiglie e imprese e un'importante accelerazione della campagna vaccinale.
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Coronavirus, il bollettino di sabato 13 marzo 2021
Sono 26.062 i nuovi contagi di Covid-19 in Italia (ieri 26.824), a fronte di 372.944 tamponi giornalieri effettuati (ieri 369.636), nel conteggio dei quali rientrano anche i test antigenici rapidi. La percentuale di positivi considerando il totale dei tamponi è al 6,98% (ieri 7,2%), ma il dato è influenzato dal conteggio dei test antigienici rapidi, che si sommano a quelli molecolari. Sono 317 le vittime registrate in 24 ore. Le terapie intensive salgono a 2.982 (+68), con 270 nuovi ingressi nelle ultime 24 ore. È questo il quadro che emerge dal bollettino del Ministero della Salute di sabato 13 marzo.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.
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