
Coronavirus, da domani torna il sistema delle zone colorate
Terminato il lungo weekend pasquale con l’Italia intera in zona rossa, da domani tornerà in vigore il sistema dei colori: le Regioni saranno così suddivise tra arancioni e rosse. Dal 7 aprile, invece, entrerà in vigore il nuovo decreto contenente le misure anti-contagio fino al 30 aprile: il provvedimento introduce alcune novità ma non prevede grosse riaperture, se non per quanto riguarda le scuole. In tanti, però, continuano a chiedere l’allentamento delle restrizioni. Leggi anche Coronavirus, è arrivata la firma dell’ordinanza: la Calabria resta zona rossa almeno fino al 21 aprile. I dettagli
Calo dei contagi e potenziamento della campagna vaccinale per parlare di riaperture
Se da una parte c’è la linea dei rigoristi, che continuano a spingere per il mantenimento delle restrizioni più severe, dall’altro c’è chi invece vorrebbe un allentamento delle misure. Prima o poi, in effetti, si dovrà parlare di ripartenza. Ci sono, però, due requisiti senza i quali le riaperture restano lontano: il primo, ovviamente, è il calo dei contagi, che però non è sufficiente da solo; dati meno preoccupanti, infatti, devono essere accompagnati da un sensibile potenziamento della campagna vaccinale. Leggi anche Coronavirus, nuova ordinanza firmata da Speranza: ecco cosa cambia da domani, martedì 6 aprile 2021
Necessario vaccinare la fascia di popolazione più fragile
L’ultimo monitoraggio, come si legge su Fanpage.it, ha confermato un calo dell’indice Rt, così come una diminuzione dei nuovi positivi, dei decessi e di ospedalizzazione. Ma ciò non basta: secondo Mario Draghi, nonostante le pressioni di alcune aree della stessa maggioranza di Governo, bisognerà tenere conto soprattutto dell’andamento della campagna vaccinale. Priorità è proteggere la fascia di popolazione più fragile: solo dopo l’immunizzazione degli over 70 si potrà effettivamente programmare la riapertura. Leggi anche Coronavirus, Locatelli annuncia: “A Luglio ci sarà la vera svolta. In autunno…”. Ecco le parole del coordinatore del Cts
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Le Regioni continuano a lamentare insufficienza di dosi
La campagna vaccinale, ovviamente, non dipende solo dall’organizzazione del nostro Paese: è principalmente l’insufficienza di dosi a non permettere una forte accelerazione delle somministrazioni. Tra ritardi e intoppi, le vaccinazioni procedono a rilento: qualche regione ha dovuto sospendere le somministrazioni, altre rischiano di farlo a breve se non dovessero arrivare più dosi. Sarà compito del Governo e del commissario Figliuolo assicurarsi che tutte le fiale arrivino nei tempi stabiliti.
Coronavirus, il bollettino odierno
Nella giornata di oggi, in Italia, sono stati registrati 10.680 nuovi casi di Coronavirus su 102.795 tamponi effettuati, per un tasso di positività del 10,4% in grossa crescita rispetto al 7,1% di ieri. 296 i decessi. In aumento di 34 unità i pazienti ricoverati in terapia intensiva, in totale 3.737; aumentano di 353 unità, invece, i pazienti ricoverati nei reparti ordinari, al momento 28.785.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.