
Coronavirus, nuovo allentamento delle misure in vista per il 18 maggio
Sono ormai passati due mesi con oggi da quel 10 marzo, data in cui il governo Conte sottoscrisse un DPCM secondo cui era stata posta la quarantena obbligatoria per l’Italia intera. Il provvedimento era stato necessario dal momento che il nuovo coronavirus, altrimenti detto covid-19 o ancora Sars-CoV2, si stava espandendo a macchia d’olio in tutto il nostro Paese, con un incremento non indifferente giorno per giorno. Dopo l’inizio della fase 2, in vigore dal 4 maggio, a partire dal 18 maggio potrebbero essere allentate altre restrizioni.
Coronavirus, momentaneamente in pole position il vaccino ricercato dall’IRBM di Pomezia
Così come stanno adesso le cose, è il vaccino ricercato e studiato dall’azienda farmaceutica IRBM della città di Pomezia, una località pontina sita sul basso litorale romano, ad essere in pole position per via degli ottimi risultati fin qui ottenuti dai test. La sperimentazione umana è ormai iniziata da quasi un mese, in collaborazione con l’Università di Oxford che ha trovato 550 volontari, con l’obiettivo ora di trovarne altri 6000 entro il finire di maggio. C’è un velato ottimismo sul fatto che non solo questo vaccino possa non essere tossico, ma anche che possa funzionare producendo anticorpi contro il covid-19.
Il vaccino però potrebbe non essere disponibile per tutti
Attualmente ogni Paese del mondo sta lavorando in maniera unitaria alla ricerca di questo tanto agognato vaccino. E’ di oggi però la notizia che, stando a ciò che riporta il sito “repubblica.it” gli Stati Uniti che tra le altre cose risultano essere il Paese più contagiato del mondo, stiano cercando di finanziare vari centri di ricerca al fine di ricevere per primi (e magari in via del tutto eccezionale) il vaccino. Oggi è la volta dell’azienda francese Sanofi, ma gli americani hanno cercato di acquistare anche un vaccino studiato dall’azienda tedesca CureVac.
Insorgono i leader di 140 Paesi nel mondo, ma le dosi del vaccino saranno comunque inizialmente insufficienti
La questione non è andata giù tuttavia a ben 140 Paesi nel mondo, i cui leader, soprattutto delle Nazioni in via di sviluppo, reclamano il diritto di avere una distribuzione equa e universale del vaccino. Alla “protesta” si unisce anche l’Unione Europea, che ritiene la questione assolutamente inaccettabile. Tuttavia la Sanofi ha sottolineato ugualmente il fatto che, eventualmente, il vaccino andrà all’Europa solo se essa sarà altrettanto generosa dal punto di vista economico nel finanziare la ricerca al loro vaccino, anche se alla fine tagliando corto assicurano che le dosi saranno sufficienti per tutti. In ogni caso, esse non saranno inizialmente sufficienti a soddisfare il fabbisogno di tutti i Paesi e piegare questa curva del tempo è l’obiettivo dichiarato degli USA che puntano ad avere 300 milioni di dosi per gennaio 2021.
Coronavirus, dati aggiornati in Italia al 14 maggio 2020
Sulla base dei dati diffusi dalla Protezione Civile nella giornata di oggi, giovedì 14 maggio 2020, in Italia i casi di persone attualmente contagiate da Coronavirus risultano essere 76.440 (-2017 rispetto alla giornata di ieri). Le persone decedute dall’inizio dell’epidemia sono 31.368 (+262 rispetto a ieri), mentre i guariti/dimessi 115.288 (+2747). Le persone ricoverate in terapia intensiva, invece, risultano 855 (-38). In generale, il totale dei casi è di 223.096 (+0,4%).
Sono un appassionato di meteorologia fin dall'adolescenza, laureato in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali. Durante questi anni ho gestito diverse pagine Facebook che trattano di meteorologia, facendo inoltre l'articolista a livello amatoriale di un portale che si occupa proprio della materia.