Coronavirus, il virologo Bassetti ammonisce: "La terza ondata sta per arrivare"
Covid-19, il virologo Bassetti invita a tenere alta la guardia: rischio terza ondata
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Coronavirus, Bassetti invita a tenere alta l'attenzione
In un momento dove la curva dei ricoveri e delle terapie intensive in Italia, a differenza di altre nazioni, si sta abbassando in maniera evidente, seppur non in linea con le previsioni degli esperti, sarà opportuno tenere alta la soglia dell’attenzione. Il problema del Covid-19 è ancora presente ed è lontano dall’essere sconfitto. Matteo Bassetti, direttore del reparto di Malattie Infettive del San Martino di Genova, mette in evidenza come in diverse regioni i casi stiano piano piano risalendo. Leggi anche Coronavirus, Speranza ha firmato la nuova ordinanza che proroga lo stop: ecco tutti i dettagli
Coronavirus, preoccupano le variante
La variante inglese, quella brasiliana e quella sudafricana, d’altronde, rappresentano nuovi pericoli reali che, però, almeno per il momento sono più pressanti in altri Paesi. Vero è che, seppur gradualmente, i nuovi contagi e i casi di ricovero sono in diminuzione rispetto a qualche mese fa. Tuttavia, le aspettative dei virologi erano diverse e decisamente migliori. Come sottolineato da Bassetti in un’intervista a TGcom24, l’intento di fondo era quello di andare progressivamente verso lo zero e, allo stato attuale delle cose, ciò non sta accadendo. Anzi, vi sono diverse regioni dove c’è stata la ripresa dei contagi. Leggi anche Coronavirus, l’epidemiologo Stracci: “Lockdown totale come nella prima ondata a marzo. In Umbria non vedo alternative…”
Rischio terza ondata?
Il messaggio che va recepito è che le persone devono stare attenti, ridurre al minimo i movimenti fuori casa, se non quando strettamente necessari, e soprattutto continuare ad utilizzare i presidi medici, come la mascherina igienica, i guanti e i disinfettanti per le mani. In molti addetti ai lavori paventano l’ipotesi della terza ondata. A detta di Bassetti, se questa dovesse mai verificarsi in Italia, con ogni probabilità avverrà fra questa settimana e la fine del prossimo mese. Il motivo di fondo sta nel fatto che, già l’anno scorso, i picchi si sono registrati proprio a marzo. Allora ci fu la prima ondata. Leggi anche Coronavirus, importanti dichiarazioni di Draghi ai ministri. Nuovo Dpcm in arrivo? Toccherà al Governo entrante
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Quali soluzioni sono previste per uscire da questo momento difficile?
Il direttore del reparto di Malattie Infettive del San Martino di Genova sostiene che solo con la dovuta cautela e le necessarie contromisure sarà possibile uscire da questa situazione mai avutasi nel corso della storia. Gli ospedali dovranno necessariamente rafforzare gli argini per contenere l'eventuale aumento dei contagi.
Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.
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