
Il virologo Crisanti critica il Governo sulla riduzione della quarantena per i soggetti entrati a contatto con un positivo al coronavirus: ecco cosa ha detto
Da oggi, venerdì 31 dicembre 2021, sono in vigore i nuovi provvedimenti del Governo sulla quarantena per chi è entrato in contatto con un positivo al coronavirus: si tratta di norme che riducono il periodo di isolamento per i soggetti immunizzati (o guariti) dal virus che hanno avuto contatti diretti con un contagiato, quarantena che viene addirittura eliminata per chi ha ricevuto la terza dose. Questa decisione ha spaccato la popolazione, tra favorevoli e contrari, ma soprattutto non ha trovato l’approvazione dei medici. Uno di questi è Andrea Crisanti, noto virologo e Professore ordinario di Microbiologia all’Università di Padova, il quale si è letteralmente scagliato contro il Governo. Ecco le sue parole rilasciate durante un’intervista per Il Fatto Quotidiano.
Crisanti sulla quarantena: “Governo di apprendisti stregoni”
“Questi ‘Migliori’ al Governo – ha detto Crisanti – sono apprendisti stregoni in fase di improvvisazione senza criterio. Sulla decisione di ridurre la quarantena non c’è niente di scientifico. Abbiamo appena appreso che la variante Omicron si diffonde di più perché non trova barriera nei vaccinati, oltre che si diffonde molto più rapidamente di Delta: dovremmo quindi cercare di tutelare fragili e non vaccinati che continuano a rischiare molto. Ma se liberi i vaccinati dalla quarantena dopo un contatto con un positivo, vai nella direzione opposta, mi pare. Non è logico”. Inutile, secondo Crisanti, anche l’autosorveglianza di cinque giorni con successivo tampone per tornare ad uscire (“avrebbe avuto più senso – ha detto – mantenere una quarantena obbligatoria di tre giorni e poi richiedere un tampone negativo”). NUOVA STRETTA DEL GOVERNO DAL 5 GENNAIO? ECCO LE OPZIONI SUL TAVOLO
Crisanti bacchetta ancora il Governo
Secondo Andrea Crisanti il Governo non starebbe affrontando le questioni più serie. Aldilà dell’obbligo di mascherine Ffp2 sui mezzi pubblici e nei luoghi di maggior afflusso, il virologo ha dichiarato che è stato fatto poco soprattutto per la scuola: “in due anni – ha tuonato – non è stato fatto niente di minimo, dai termo-scanner, che non sono i termometri elettrici farlocchi, ad analisi di scuole-campione”. E poi ci sono i ristoranti nei quali “bisognerebbe limitare le tavolate a quattro persone finché la pandemia non finisce, non in base al colore della regione“.
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Coronavirus, il bollettino di giovedì 30 dicembre 2021
Sono 126.888 i nuovi casi di coronavirus in Italia segnalati oggi, mentre ieri erano stati 98.020: una cifra record, anche se alcuni casi sono relativi a giorni precedenti. Aumentano i tamponi effettuati: 1.150.352 (mai così tanti), contro 1.029.429 di ieri. La percentuale di positivi considerando il totale dei tamponi – quindi molecolari più antigenici rapidi – è all’11% (ieri era 9,5%). Sono 156 i morti (compreso qualche riconteggio), 41 i posti letto occupati in più in terapia intensiva rispetto a ieri. È questo il quadro che emerge dal bollettino del Ministero della Salute del 30 dicembre.
Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.