Coronavirus, importante annuncio di Fontana: “Vaccinazione di massa in Lombardia dal 13 o 14 aprile…”
Prosegue in Italia la campagna di vaccinazione dal coronavirus: se è vero che il numero di positivi al Covid-19 è alto, lo stesso vale per quello dei vaccinati e dei cittadini italiani che hanno ricevuto almeno la prima dose di Pfizer, Moderna e AstraZeneca (in attesa del siero Johnson&Johnson). Il piano predisposto dal Governo dunque, nonostante alcuni intoppi, imprevisti e rallentamenti, sta andando avanti anche se c’è chi chiede un’ulteriore accelerazione e, in alcuni casi, più indipendenza riguardo la selezione delle fasce di età da vaccinare. Tra questi c’è Attilio Fontana, Presidente della Regione Lombardia, che come riportato da Adnkronos ha dato un importante annuncio riguardo i vaccini nel suo territorio.
L’annuncio di Fontana
A partire dal 13 o 14 aprile in Lombardia partirà la vaccinazione di massa: nella regione presieduta da Fontana, dunque, si procederà a vaccinare tutti i residenti di qualsiasi fascia di età (ma sempre in ordine dai più grandi ai più giovani). Questo grazie a una collaborazione speciale con Poste Italiane. “Il portale di Poste – ha dichiarato Fontana – partirà nei primi giorni di aprile. La vaccinazione massiva inizierà quando avremo a disposizione il portale di Poste Italiane, gli hub vaccinali previsti e, naturalmente, un numero di vaccini congruo”. “La visita del generale Figliuolo e del capo dipartimento Curcio – ha aggiunto – è stata molto importante e utile perché hanno ribadito la bontà dell’attività svolta dalla Regione Lombardia e la valutazione positiva del nostro piano che è assolutamente in linea con quello nazionale”. Vedremo se altre regioni seguiranno l’esempio (Veneto?), anche perché il Premier Mario Draghi non sembra essere particolarmente d’accordo… ECCO QUANDO POTREBBE ESSERE ABOLITO IL COPRIFUOCO
Le regioni in zona rossa
Le regioni Toscana, Calabria e Valle d’Aosta dal 29/3 si trovano nella fascia di rischio più alta e si aggiungono al folto gruppo già composto da Lombardia, Piemonte, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Campania, Marche, Provincia Autonoma di Trento e Puglia (quest’ultima in zona rossa rafforzata). In zona arancione si trovano invece Liguria, Lazio Umbria, Abruzzo, Molise, Basilicata, Sicilia, Sardegna e Provincia Autonoma di Bolzano (anche qui in vigore misure più rigide). Non esistono, come detto, né zone gialle né tantomeno bianche.
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