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Coronavirus, in arrivo il nuovo DPCM: tutte le misure in Italia a partire dal 16 gennaio

In corso la riunione tra il Governo e le Regioni per discutere le misure del prossimo DPCM: tutto ciò che potrebbe accadere a partire dal 16 gennaio

Coronavirus, in arrivo il nuovo DPCM: tutte le misure in Italia a partire dal 16 gennaio
View of an empty Miracle square of Pisa as the Tuscany Region was declared as a "red zone" during the second wave of the Covid-19 Coronavirus pandemic, Italy, 25 November 2020. The Italian regions of Calabria, Lombardy, Piedmont, Val d'Aosta, Puglia, Basilicata, and Sicily went into a soft lockdown as the government's three-tiered system to combat the spread of COVID-19 came into force. These regions have the toughest restrictions under this system after being classed as high-contagion-risk red zones. ANSA / FABIO MUZZI

Coronavirus, in arrivo il nuovo DPCM: tutte le misure in Italia a partire dal 16 gennaio

Il coronavirus continua ad affliggere l’Italia e il Governo è al lavoro senza sosta, in collaborazione con il Comitato Tecnico Scientifico e l’Istituto Superiore di Sanità, per lavorare alle misure restrittive che entreranno in vigore in Italia a partire dal 16 gennaio. L’esecutivo, come riporta SkyTg24, avrà oggi una riunione con le Regioni durante la quale si analizzeranno e stabiliranno i provvedimenti anti COVID-19 da “lanciare” tra qualche giorno. Come riporta SkyTg24, si va verso una revisione dei criteri per gli ingressi in zone rossa e arancione e la conferma del divieto di spostamenti tra le regioni (anche se tra territori in zona gialla), ma si parlerebbe anche di stop alla vendita da asporto per i bar dalle ore 18. “NO” DEL PREMIER CONTE AL LOCKDOWN TRA LE REGIONI

Le altre misure

Tra le probabili misure contenute nel prossimo DPCM resterebbe quella di poter visitare una volta al giorno familiari o amici (che potranno accogliere al massimo due persone dall’esterno) nella stessa regione, ma cambierebbe la situazione dei weekend: non più zona arancione in tutta Italia ma dipenderà dalla fascia in cui ogni territorio sarà inserito dal CTS. Dovrebbe infatti essere bocciata la proposta di Lombardia, Friuli-Venezia Giulia e Campania di istituire una zona arancione generale per tutto il Paese. Ancora chiusi cinema, teatri, palestre e piscine, possibile riapertura dei musei (con ingressi contingentati) in zona gialla. Ok anche all’istituzione di una zona bianca in cui poter riaprire tutte le attività indistintamente, ma servirebbe un indice Rt inferiore allo 0,5 (al momento difficile per qualsiasi regione). Ancora in discussione la zona rossa automatica nel caso si superi il limite dei 250 contagiati per 100mila abitanti.

Impianti da sci ancora chiusi

Tra i settori più colpiti dalla pandemia c’è quello degli impianti da sci, costretti alla chiusura nella parte finale del 2020 e che potrebbero dover attendere ancora prima di tornare al lavoro. La risalita della curva dei contagi infatti, come riportato da SkyTg24, starebbe inducendo il Ministro della Salute Roberto Speranza a “rimangiarsi la parola” con i gestori e lavoratori di impianti e attrazione sciistici e non consentire la riapertura prevista per il 18 gennaio. Nel prossimo DPCM, in uscita tra pochi giorni e in cui saranno contenute le regole da rispettare dal 16 gennaio a data da definire, probabilmente sarà indicato che gli impianti da sci dovranno rimanere chiusi a scopo precauzionale. Questo scenario, dunque, spianerebbe la strada ai ristori per le attività bloccate dal coronavirus ma non fa chiarezza su quando esse potranno riaprire al pubblico.

L’appello di Conte: “In arrivo un’impennata di casi, stringiamo i denti” | Le dichiarazioni del premier

Il coronavirus continua ad affliggere l’Italia e il Governo sta facendo tutto il possibile, in collaborazione con il Comitato Tecnico Scientifico e l’Istituto Superiore di Sanità, per proteggere il Paese da un nuovo (e già previsto) incremento dei casi nelle prossime settimane. In realtà la curva epidemiologica si è già alzata da qualche giorno, come conseguenza degli spostamenti per il periodo natalizio, e lo scenario sembra essere chiaro. O almeno questo è ciò che pensa il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte: “Sta arrivando un’impennata di contagi – ha dichiarato il Premier al Tg3 – e non sarà facile ma dovremo essere pronti a fare altri sacrifici”. Un’altra gatta da pelare per Conte, oltre che per tutti gli italiani, che proprio in queste ore in cui si decide il futuro dell’esecutivo…

Coronavirus, il bollettino di lunedì 11 gennaio 2021

Nelle ultime 24 ore sono stati 12.532 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia, mentre ieri erano stati 18.627. I tamponi effettuati sono in calo: 91.656 contro i 139.758 di ieri. La percentuale di positivi è al 13,6% (ieri 13,3%). Sono 448 i morti, 27 i pazienti in più in terapia intensiva. È questo il quadro che emerge dal bollettino del Ministero della Salute dell’11 gennaio. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono in totale 2.642, con 168 nuovi ingressi.

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Alessandro Allegrucci

Laurea triennale in Scienze Forestali ed Ambientali e Laurea magistrale in Scienze Agrarie e del Territorio. La mia più grande passione resta da sempre la meteorologia, approfondita attraverso la tesi di laurea sperimentale e un master di "Meteorologia Nautica". I fenomeni naturali, la loro bellezza e potenza sono tra le cose che più mi affascinano al mondo.

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