Coronavirus, in arrivo le micro zone rosse per gestire i focolai e le varianti
Secondo gli ultimi aggiornamenti, le varianti inglese e brasiliana del coronavirus sono giunte anche in Italia. Gli ultimi dati ufficiali confermano un incremento veloce sia in Umbria che in Abruzzo. Le istituzioni, preoccupate per la diffusione dei nuovi ceppi del virus Sars CoV2, hanno chiesto maggiore collaborazione ai Presidenti Regionali e ai Sindaci. Per rallentare la propagazione del virus è necessario intervenire con tempestività e chiudere tutte le attività commerciali all’interno di zone con maggiore rischio. LA PREOCCUPAZIONE DEL PROF. RICCIARDI: “L’EPIDEMIA É IN PEGGIORAMENTO”
Diffusione varianti inglese e brasiliana in Italia
Le regioni che in questo momento stanno vivendo maggiore ansia per la diffusione dei nuovi ceppi Covid-19 sono, come anticipato, l’Umbria e l’Abruzzo. In Umbria, secondo dati recentemente confermati, sarebbero stati riscontrati più di 10 casi di Covid-19 variante brasiliana e quasi 20 soggetti positivi riconducibili alla variante inglese. Riguardo la variante brasiliana, quasi tutti i soggetti risultati positivi sono ricoverati all’interno di strutture ospedaliere e posti in isolamento. SPOSTAMENTI TRA REGIONI, LA DECISIONE DEL GOVERNO DRAGHI
Varianti Covid-19: perché le istituzioni hanno paura
La pandemia da Covid-19 si è diffusa nel mondo da circa un anno. Negli ultimi mesi la speranza di una cura ha permesso alla popolazione e alle istituzioni di fare un respiro di sollievo, ma con l’arrivo delle nuove varianti si rischia di cadere nuovamente nel limbo. Secondo gli scienziati la variante inglese non dovrebbe interferire con la risposta immunitaria del vaccino. Purtroppo non si può affermare lo stesso per la variante brasiliana. Questa, considerata più aggressiva e resistente ai farmaci, potrebbe ostacolare la campagna d’immunizzazione avviata con il vaccino anti Covid-19. Per contrastare la diffusione del virus Sars CoV2, e in modo particolare di queste due varianti nuove, è indispensabile la collaborazione da parte di tutti, istituzioni e cittadini. Per sconfiggere il virus è necessario isolarlo ed evitare che continui a circolare indisturbato attraverso l’essere umano. ECCO LE REGIONI CHE PASSERANNO IN ZONA GIALLA E ARANCIONE
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Le micro zone rosse
Se la crisi economica, e le possibili conseguenze future, non consentono di disporre un lockdown simile a quello della primavera scorsa, è opportuno che la popolazione rispetti le normative sul distanziamento sociale e che le istituzioni locali mantengano sotto controllo costante i dati, ordinando zone rosse circoscritte in presenza di focolai o aumento improvviso dei contagi da Covid-19. Con ordinanza regionale, la regione Umbria sta disponendo un lockdown destinato a micro aree del territorio, a partire da lunedì 8 febbraio, per almeno due settimane.
Coronavirus, il bollettino di lunedì 8 febbraio 2021
Nelle ultime 24 ore sono stati 7.970 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia, mentre ieri erano stati 11.641. I tamponi effettuati sono 144.270, contro i 206.789 di ieri. Nel conteggio, da qualche settimana, rientrano anche i test antigenici rapidi. La percentuale di positivi considerando il totale dei tamponi è al 5,5% (ieri 5,6%), ma il dato è influenzato dal conteggio dei test antigienici rapidi che si sommano a quelli molecolari. Sono 307 i morti, 36 i pazienti in più in terapia intensiva. È questo il quadro che emerge dal bollettino del ministero della Salute dell’8 febbraio
Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.
