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Coronavirus, in Campania è stata isolata una delle varianti: ecco dove e la soddisfazione del Presidente De Luca

Un team di scienziati di Napoli scoprono ed isolano una nuova variante del coronavirus: il lavoro apre nuove possibilità per la lotta contro la diffusione del contagio

Coronavirus, in Campania è stata isolata una delle varianti: ecco dove e la soddisfazione del Presidente De Luca
Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ospite della puntata di Porta a Porta condotta da Bruno Vespa. Roma, 29 settembre 2020. ANSA/CLAUDIO PERI

Coronavirus, in Campania è stata isolata una delle varianti: la soddisfazione del Presidente De Luca

Il Governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca utilizza i social per condividere con tutti la soddisfazione per i risultati scientifici compiuti da alcuni studiosi campani che hanno isolato una nuova variante del virus sars-cov-2. Il valore scientifico della scoperta è anche l’occasione per il governatore De Luca di sottolineare l’importanza di aver finanziato gli studi e per richiedere al Governo misure straordinarie per continuare la ricerca. Gli scienziati infatti hanno bisogno di proseguire la ricerca per condividere nuove conoscenze determinanti per sconfiggere il virus. L’equipe che ha fatto l’importante scoperta è diretta dal dottor Nicola Normanno dell’Istituto Nazionale Tumori “Giovanni Pascale”. Gli scienziati hanno lavorato su una sequenza del virus consegnata da un gruppo di ricerca del Policlinico Federico II di Napoli. Il campione non presentava alcuna analogia con quelli che erano già stati rilevati in precedenza e questo elemento ha destato l’interesse degli studiosi, motivandoli a proseguire il lavoro. ECCO IN QUALE CITTÁ LA SITUAZIONE É CRITICA A CAUSA DELLA VARIANTE INGLESE

La nuova sequenza è stata individuata solo in 100 casi

L’equipe del dottor Normanno ha trovato un valido aiuto nel gruppo di ricerca del Reparto Zoonosi Emergenti dell’Istituto Superiore di Sanità dal quale ha avuto la conferma che gli studiosi campani avessero individuato una variante del virus. La stessa sequenza è stata già descritta solo in un centinaio di casi già rilevati in alcuni Paesi europei ed anche africani. I ricercatori hanno avvertito le autorità sanitarie competenti per attivare le procedure di tracciamento dei contatti ed impedire alle varianti di diffondersi rapidamente tra la popolazione. Gli scienziati inoltre, hanno depositato la sequenza individuata nel database Gisaid (Global Initiative on Sharing Avian Influenza Data) che consente di condividere con i ricercatori di tutto il mondo i dati genomici dei virus influenzali ed anche del coronavirus. L’accesso libero al database è uno strumento utile per rendere note tutte le varianti che sono state scoperte e dare una nuova spinta alla ricerca. Gli scienziati infatti, sono preoccupati dalle mutazioni del virus che potrebbero manifestare resistenze al trattamento farmacologico dei pazienti ed anche alle vaccinazioni. La lotta al Covid si sta rivelando una corsa contro il tempo che coinvolge gli studiosi di tutto il mondo, una sinergia che ha consentito di raggiungere diversi traguardi importanti nell’ultimo anno. L’APPELLO DEL VIROLOGO CRISANTI: “SERVE ULTIMO SACRIFICIO, ECCO PERCHÉ”

Che cosa afferma l’ISS sulla variante inglese e i rischi in prospettiva futura

Secondo le più recenti linee guida che l’ISS (Istituto Superiore di Sanità) ha divulgato nelle ultime settimane, la variante inglese del Coronavirus rappresenta già quasi il 18% dei casi totali. I malati si trovano concentrati principalmente nelle regioni dell’Italia centrale e, secondo i ricercatori, in cinque o sei settimane potrebbe sostituire completamente il SARS-CoV-2. Circa un caso positivo su cinque è un ammalato portatore della variante inglese, che ovviamente desta molta paura. LE REGIONI CHE POTREBBERO CAMBIARE COLORE NEI PROSSIMI GIORNI

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Quali sono le caratteristiche del virus mutato

Nelle giornate del 3 e 4 febbraio, in molti laboratori d’analisi del nostro Paese sono stati isolati e analizzati campioni di test risultati positivi al virus mutato. L’esito di questa ricerca straordinaria ha confermato la sua presenza del germe modificato, analogamente a quanto avvenuto in Francia (20%) e in Germania (30%). Le caratteristiche del virus mutato, che in Italia è attualmente presente soprattutto in Umbria, Marche, Abruzzo ed Emilia-Romagna, si manifestano con una maggiore infettività e con una virulenza grossomodo simile a quella del microrganismo precedente.

Si prevede l’esplosione di una sub-epidemia

Secondo Silvio Brusaferro, il genoma del virus, che è leggermente modificato, mostra un range di prevalenza sugli individui adulti e non sugli anziani. Anche se è presumibile che tali differenze possano scomparire nel corso del tempo, attualmente i clinici prevedono l’esplosione di una sub-epidemia, molto contagiosa, che potrebbe fare innalzare notevolmente l’Rt. In base alle proprietà del germe, si prevede una rapida escalation che il vaccino non è ancora in grado di contenere.

Possibili strategie per affrontare la variante inglese del virus

L’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA)ha recentemente comunicato di aver dato il via alle procedure analitiche sul vaccino dell’azienda tedesca CureVac. In questo momento, i vaccini che vengono sottoposti alla rolling review (procedura accelerata di analisi) sono, oltre a quello sopracitato, il Novavax e il Johnson & Johnson. Per contenere un’ipotetica ma probabile diffusione della variante inglese del Coronavirus, la Commissione Europea ha autorizzato l’acquisto di 225 milioni di dosi vaccinali da distribuire nei Paesi membri colpiti da questa sub-pandemia. Anche Silvio Brusaferro ha confermato, nella recente conferenza stampa su questo problema, che l’unico metodo dotato di una certa efficacia per contenere i contagi è ancora una volta il vaccino. Per effettuare indagini attendibili, è stato chiesto ai laboratori di regioni e province di sequenziare il genoma della variante per trarre le informazioni utili alla formulazione del vaccino.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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