
Coronavirus, Israele non fa partire le somministrazioni delle quarte dosi
Mentre in Italia si sta spingendo sulla terza dose, altrove c’è chi ha già intenzione di effettuare la quarta somministrazione del vaccino contro il Coronavirus. Si tratta di Israele, all’avanguardia sin dall’inizio nella campagna vaccinale. Da domenica, come riporta Adnkronos.com, sarebbero dovute partire le somministrazioni della quarta dose ad over 60 e personale sanitario, ma nelle ultime ore è arrivato lo stop.
Il motivo
Il ministero della Sanità israeliano ha deciso di sospendere le somministrazioni della quarta dose di vaccino: Nachman Ash, direttore generale del ministero, non ha approvato la campagna dopo aver analizzato i dati provenienti dalla Gran Bretagna. Questo perché, secondo alcuni studi, la variante Omicron causa malattie meno gravi rispetto a Delta. Israele era il primo Paese al mondo ad aver dato l’ok alla quarta dose.
Anche Fauci frena
Molto probabilmente Ash prenderà una decisione sulla quarta dose entro la metà della prossima settimana: il primo ministro Naftali Bennet vorrebbe iniziare le somministrazioni il prima possibile, ma l’ultima parola spetta proprio ad Ash. Lo stesso Anthony Fauci, consigliere del presidente degli Stati Uniti Joe Briden, si è mostrato prudente in merito: “È prematuro parlare di una quarta dose. Una delle cose che seguiremo con molta attenzione è quale sia la durata della protezione dopo la terza dose di un vaccino mRna”.
CONTINUA A LEGGERE
E in Italia?
Al momento, in Italia, non si è ancora discussa l’ipotesi quarta dose, anche perché non ha ancora raggiunto numeri sufficienti la somministrazione delle terze dosi. Il sottosegretario Pierpaolo Sileri ha sfiorato l’argomento, spiegando che “sia l’estensione della terza dose agli under 18 che la somministrazione di una eventuale quarta dose sono ipotesi da verificare alla luce dei numeri che emergeranno nelle prossime settimane sulla prevalenza della variante Omicron e sulla sua possibile minore aggressività, come sembrerebbe stando ad alcuni studi preliminari provenienti dal Sudafrica e dal Regno Unito”.
Prima o poi sarà necessaria la quarta dose
Secondo il professor Massimo Galli, comunque, prima o poi anche in Italia si parlerà di quarta dose: “Mi sento di dire, anche se mi spiace dirlo, che in una situazione in cui in un anno abbiamo avuto tre diverse varianti che hanno preso la scena, l’ultima delle quali molto diversa dal virus sul quale sono stati realizzati i vaccini, la terza dose non sarà l’ultima dose necessaria”.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.