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Coronavirus, in Sicilia ipotesi zona rossa per almeno tre settimane: la proposta del Comitato Tecnico Scientifico

Il Comitato Tecnico Scientifico ha prospettato uno scenario molto aspro per risolvere la situazione in Sicilia: ecco cosa può succedere

Coronavirus, in Sicilia ipotesi zona rossa per almeno tre settimane: la proposta del Comitato Tecnico Scientifico
Foto Ansa

Coronavirus, in Sicilia ipotesi zona rossa per almeno tre settimane: la proposta del Comitato Tecnico Scientifico

Contenere i danni causati dal coronavirus: alla luce dell’attuale situazione sanitaria il Comitato Tecnico Scientifico potrebbe proporre alla Sicilia un nuovo lockdown. Il tema è stato oggetto di discussione il 6 e il 7 gennaio e, in base ad alcune voci non (ancora) ufficiali, lo scenario che si prospetterà nell’arco di pochi giorni sarà una zona rossa per tre settimane. L’ipotesi non è poi così remota, in quanto i provvedimenti presi finora si sono rivelati, in molti casi, inefficaci per arginare il dilagare della pandemia. Ma attenzione: probabilmente si tratterà di misure restrittive differenziate, da attuare in base al livello di gravità rilevato localmente. LA POSSIBILE MAPPA DELL’ITALIA ZONA PER ZONA

CORONAVIRUS IN SICILIA, RISCHIO LOCKDOWN PER AUMENTO DEI TAMPONI POSITIVI

Le statistiche parlano chiaro: dopo Natale, il numero dei contagi è cresciuto, per arrivare all’aumento vertiginoso degli ultimi giorni. L’aggravamento del quadro ha interessato tutte le categorie e persone di qualsiasi età, senza alcuna distinzione. All’interno come al di fuori delle strutture ospedaliere, ormai al limite della capienza e, in alcuni casi, con blocco dei ricoveri in atto. Ragione per cui il CTS si è mobilitato per fare il punto della situazione e prospettare degli interventi risolutivi, o quanto meno contenitivi, al Presidente della Sicilia Nello Musumeci. STRETTA DEL GOVERNO SU 12 REGIONI: COSA PUÓ SUCCEDERE

I SUGGERIMENTI IPOTIZZATI PER UN LOCKDOWN MORBIDO

Sempre in base a quanto trapelato dalle riunioni del Comitato Tecnico Scientifico, le misure da adottare potrebbero differenziarsi a seconda della gravità dello scenario, zona per zona. Alle città più grandi dell’isola spetterebbe l’attuazione di disposizioni più stringenti, mentre i centri abitati a ridotta densità di popolazione potrebbero rientrare in un’area gialla rinforzata. Tuttavia non è esclusa la possibilità di attuare provvedimenti unificati, equivalenti a quelli presi su base nazionale durante il week-end, ma estesi anche ai giorni feriali. Novità anche per la didattica? Cosa Cambia? Scopritelo nella pagina successiva.

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PROBABILE POSTICIPO DELLA DIDATTICA IN PRESENZA

Situazione negativa anche sul fronte scuola, per la quale è previsto un altro slittamento riguardo la data di inizio delle lezioni. Le elementari potrebbero rimanere chiuse fino al 18 gennaio, mentre per le secondarie di primo e di secondo grado non è improbabile una ripresa a fine mese. Nel frattempo, per alunni e docenti proseguirà la didattica a distanza, quando non sussistano le condizioni per attuare quella in presenza. Alla giunta Musumeci e alla Sicilia, quindi, non resta che attendere i futuri decreti del Governo, pur rimettendosi alle decisioni del CTS.

Coronavirus, il bollettino di venerdì 8 gennaio 2021

Sono 17.533 i nuovi contagi di Covid-19 in Italia (ieri 18.020), a fronte di 140.267 tamponi giornalieri effettuati (ieri 121.275), con la percentuale di positivi che scende al 12,5% (ieri 14,85%). È questo il quadro che emerge dal bollettino del Ministero della Salute dell’8 gennaio sulla situazione coronavirus in Italia. Le vittime sono 625 in un giorno, mentre le terapie intensive rimangono stabili a 2.587, con 187 nuovi ingressi nelle ultime 24 ore.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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