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Coronavirus, in Veneto verrà arrestato chi viola l’isolamento: la nuova ordinanza di Zaia

Il Presidente della Regione Veneto inasprisce le norme per combattere la diffusione del coronavirus: ecco quando si rischia l'arresto e l'ammontare delle multe

Coronavirus, in Veneto verrà arrestato chi viola l’isolamento: la nuova ordinanza di Zaia
Fonte foto: Pixabay.com

Coronavirus, in Veneto verrà arrestato chi viola l’isolamento: la nuova ordinanza di Zaia

Si fanno più rigide le misure anti coronavirus in Veneto: il Presidente regionale Luca Zaia, come riportato da Il Corriere della Sera, ha varato un’ordinanza che prevede l’inasprimento delle pene per tutti i positivi al COVID-19 che violano la quarantena sul territorio veneto. E se prima, durante il lockdown nazionale, le sanzioni andavano da 500 a 3000 euro per chi violava il “coprifuoco” oggi si rischia addirittura l’arresto. “Se un positivo va in giro – ha tuonato Zaia – si rischia il carcere, si sappia”. Una presa di posizione forte tramite cui il governatore del Veneto intende combattere “gli irresponsabili” (e non gli asintomatici) che non rispettano l’isolamento e rischiano di provocare nuovi focolai da COVID-19.

La nuova ordinanza in Veneto

La nuova ordinanza varata dal Presidente della Regione Veneto Luca Zaia prevede l’obbligo assolutamento di isolamento fiduciario per 14 giorni nei casi di contatto a rischio con soggetti positivi, di ingresso in Veneto da Paesi a rischio e di presenza di sintomi come febbre e difficoltà respiratoria (come conseguenza di viaggi in queste nazioni). In caso di viaggio di lavoro della durata di meno di 120 giorni sono previsti due tamponi con una sanzione di mille 1000 per ciascun dipendente dell’azienda nel caso di mancato rispetto; una sanzione dello stesso importo, inoltre, con in aggiuna una denuncia penale è prevista anche per chi viene riscontrato positivo al coronavirus e rifiuta il ricovero in strutture ospedaliere.

Tso per chi rifiuta il ricovero? Il ministro della Salute Speranza apre all’ipotesi ma è già polemica

Trattamento sanitario obbligatorio per i malati di Coronavirus che rifiutano il ricovero? È un’ipotesi allo studio. Come si legge su TgCom24, infatti, il ministro della Salute Roberto Speranza ha dato mandato all’ufficio legislativo del suo ministero per verificare il quadro normativo sui Tso. L’intenzione è quello di rendere più stringenti le norme sulla tutela contro il Covid-19 dopo il caso del focolaio veneto; questa verifica servirà anche a capire i margini di manovra delle autorità locali per limitare al minimo il rischio contagio. A parlare per primo di questa possibilità era stato il governatore del Veneto Luca Zaia, seguito a ruota da numerosi sindaci. Francesco Passerini, sindaco di Codogno – tra i primi comuni ad essere colpiti dal virus -, ha avallato la proposta. Queste le sue parole: “Dovrebbe essere considerato reato. Se uno consapevolmente va in giro positivo, dopo tutto ciò che è successo, forse il Tso è l’unica soluzione, perché crea un pericolo enorme per se e per gli altri. Nessuno ha voglia di tornare al periodo drammatico che abbiamo vissuto“.

Il bollettino coronavirus di lunedì 6 luglio 2020

In Italia le persone complessivamente risultate positive al coronavirus, compresi guariti e deceduti, sono 241.819. Le vittime, in totale, sono 34.869, con 8 decessi nelle ultime 24 ore (ieri 7). Il totale dei positivi, compresi morti e guariti, registra un incremento di 208 casi (ieri erano 192). Di questi, 111 casi sono in Lombardia. Lo riportano i dati del bollettino quotidiano diffusi dal ministero della Salute.

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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.

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