Coronavirus, incubi e insonnia a causa della pandemia: lo studio e gli effetti sul corpo

Guarda la versione integrale sul sito >

Boom di casi di insonnia, incubi notturni, sonni spezzettati, ansia e depressione a causa della pandemia da coronavirus: ecco i soggetti più colpiti e in che modo

Il coronavirus non lascia segni solo nell'organismo (soprattutto se non si è vaccinati) ma anche nella mente: la situazione di pandemia, di tensione e di difficoltà legate a tutti gli aspetti della vita quotidiana ha fatto sì che il Covid-19 incidesse pure nell'aspetto psicologico delle persone e non soltanto in quello fisico. Il risultato è che sono aumentati esponenzialmente i casi di insonnia e incubi notturni relativi allo “scenario" creato da questa patologia. A far luce sulla questione è stato Giuseppe Plazzi, Direttore del Centro per lo Studio e la Cura dei Disturbi del sonno all’ospedale “Bellaria" di Bologna e presidente dell'Associazione Italiana di Medicina del Sonno (Aims), facendo rifrimento a due studi pubblicati sulle riviste scientifiche The Lancet Psychiatry e Jama Open.

I disturbi del sonno causati dal Covid-19

Secondo le ricerche internazionali infatti, basate su un campione di 60mila individui tra guariti dal Covid e mai affetti dal virus, sono tantissime le persone che hanno sviluppato disturbi del sonno (su tutti fatica ad addormentarsi o riposo notturno spezzettato), incubi e ansie/depressioni a causa di stress, limitazioni e problematiche scaturiti dal coronavirus. “L’insonnia – ha spiegato il Prof. Plazzi – si manifesta con ritardo nell’addormentarsi, molti risvegli durante la notte e l'esperienza di sogni terribili che spesso sono chiamati incubi. E più l’ansia è importante, più accentuati sono questi fenomeni. A consolidare queste informazioni ci sono anche quelle relative alle vendite di alcuni sonniferi, cresciute fino al 40%. Appare oramai certo che il Covid ha creato più insonnie di quante ce n'erano prima della pandemia. E si sono raccolti anche sintomi del disturbo da stress post-traumatico". A provocare ciò, appunto, la rottura dei ritmi di vita del sonno e dell'alimentazione. ALLERTA DELL'AIFA SU UN FARMACO, EFFETTI COLLATERALI IMPREVISTI: ECCO QUALE

I sintomi e i più colpiti

A risentire maggiormente di questa situazione, stando ai risultati degli studi, sarebbero donne e bambini: essi, soprattutto i più piccoli, hanno sviluppato delle difficoltà legate al sonno come l’addormentarsi molto tardi la sera e dormire poi l'intera mattina, oppure dormire molto al pomeriggio con conseguente risveglio nel cuore della notte e, alla fine, di nuovo sonno nella mattina. In sostanza, la rottura dell'equilibrio che fa perdere contatto con la realtà e crea delle pericolose “prigioni mentali". Fino ad arrivare (nei casi più gravi di disturbi del sonno) alla parasonnia, ovvero un disturbo comportamentale del sonno Rem che colpisce gli over 50 e si manifesta in comportamenti verbali e motori, a volte estremamente violenti che compaiono nella seconda parte della notte, legati agli incubi.

CONTINUA A LEGGERE

Guarda la versione integrale sul sito >