Coronavirus, indosseremo le mascherine fin oltre l’estate: la previsione del virologo Gori
Il coronavirus è in Italia (e non solo) ormai da un anno e abbiamo fatto l’abitudine a diversi comportamenti. Tra questi c’è quello di indossare la mascherina, il dispositivo di protezione individuale che ci tiene parzialmente al sicuro dal contagio (ma che deve essere accompagnato dal lavaggio frequente delle mani e dal distanziamento di almeno un metro dagli altri). In tanti sognano di abbandonare la mascherina per tornare finalmente alla normalità, ma la sensazione è che bisognerà tenerla sul viso ancora per un bel po’. A pensarla così è anche Andrea Gori, Primario del reparto di Malattie Infettive del Policlinico di Milano, che ha fatto la sua previsione a Repubblica.it. COPRIFUOCO ANTICIPATO E DIVIETO DI SPOSTAMENTO PER GLI UNDER 16: ECCO DOVE
La previsione del virologo Gori
“La terza ondata del coronavirus – ha spiegato il virologo Gori – è una probabilità nei confronti della quale ci siamo già attrezzati, in quanto memori di quanto avvenuto nei mesi scorsi e più preparati ad affrontare la situazione. Tuttavia la certezza è che dovremo stare con le mascherine anche in primavera e in estate, se non oltre. Non se ne uscirà prima”. D’altronde il (prevedibile) ritardo nella campagna di vaccinazione non permette oltre, meglio resistere un altro po’ per sistemare una volta per tutte la situazione. LE REGIONI CHE RISCHIANO DI PIÚ CON LA TERZA ONDATA
Le nuove zone rosse, arancioni, gialle e bianche d’Italia
Zona rossa: Basilicata e Molise; Zona arancione: Piemonte, Lombardia, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia Autonoma di Trento, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo, Campania; Zona gialla: Valle d’Aosta, Liguria, Veneto, Friuli -Venezia Giulia, Lazio, Puglia, Calabria, Sicilia; Zona bianca: Sardegna. ECCO CHI É IL NUOVO COMMISSARIO STRAORDINARIO NELL’EMERGENZA CORONAVIRUS
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Coronavirus, il bollettino di martedì 2 marzo 2021
Sono 17.083 i nuovi contagi di coronavirus in Italia (ieri 13.114), a fronte di 335.983 tamponi giornalieri effettuati (ieri 170.633), nel conteggio dei quali rientrano anche i test antigenici rapidi. La percentuale di positivi considerando il totale dei tamponi è al 5,08% (ieri 7,68%), ma il dato è influenzato dal conteggio dei test antigienici rapidi, che si sommano a quelli molecolari. È questo il quadro che emerge dal bollettino del Ministero della Salute del 2 marzo sulla situazione in Italia. Le vittime sono 343 in un giorno, mentre le terapie intensive salgono a 2.327 (+38), con 222 nuovi ingressi nelle ultime 24 ore.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.