Coronavirus, ingresso allo stadio (e non solo) vietato ai non vaccinati? L'ipotesi del Governo
Il Governo prepara la stretta sul Green Pass: se i dati sul coronavirus peggioreranno saranno esclusi i non vaccinati dalla "certificazione verde" per i luoghi di intrattenimento
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Il Governo pensa a una stretta sul Green Pass
Il Governo prosegue nella sua campagna di contenimento del coronavirus: tra vaccinazione di massa, Green Pass e tutte le varie norme da rispettare per evitare la diffusione del contagio, l'Italia ha ottenuto come risultato il fatto di avere tra i migliori dati d'Europa sul Covid-19. Tuttavia la curva epidemiologica è tornata a crescere e le autorità stanno valutando restrizioni proprio riguardo il “certificato verde" e le modalità per ottenerlo. Tra le ipotesi, come riportato da SportMediaset.it, c'è la possibilità di escludere dagli stadi persone non vaccinate. Ma in realtà è tutto il settore dell'intrattenimento e dello svago che rischia misure più rigide. Vediamo in cosa consiste.
Le restrizioni al vaglio del Governo
La data chiave in tal senso è quella di venerdì 19 novembre: in quel giorno l'Istituto Superiore di Sanità comunicherà l’indice Rt in Italia, valore già in risalita da qualche giorno (ora a circa il 2%). Se i valori dovessero peggiorare ulteriormente il Governo ha già pronta la soluzione e riguarda il Green Pass. Esso verrebbe rilasciato, per cinema, teatri, stadi, bar e ristoranti, solo a chi abbia completato il ciclo vaccinale e ai guariti da non più di sei mesi, escludendo così il tampone sia rapido che molecolare. Questa soluzione metterebbe “fuori gioco" i non vaccinati. E qui entra in gioco l'ipotesi di un Green Pass differenziato tra le persone.
Si fa largo l'ipotesi del Green Pass differenziato
L'idea del cosiddetto Green Pass differenziato per vaccinati e non vaccinati, dunque è piuttosto simile a quella del lockdown per non vaccinati in Austria. Sulla base dell'ipotesi che sta circolando in queste ore in Italia, quindi il Green Pass per cinema, teatri, stadi, bar e ristoranti sarebbe rilasciato soltanto a chi ha completato il ciclo vaccinale, oltre che a chi è guarito dal Covid-19 da non più di 6 mesi. Resterebbero fuori dall'uso della certificazione verde, dunque, tutti coloro che esibiscono un semplice tampone negativo, sia rapido che molecolare. Stando a quanto rivelato dal quotidiano piemontese, però, in quest'ultimo caso si potrebbe comunque continuare a recarsi a lavoro, previo tampone negativo di un test effettuato da non più di 48 ore. Nella pagina successiva potrete leggere l'ultimo bollettino diramato dalla Protezione Civile. L'ANNUNCIO DEL VICE.MINISTRO SILERI: “ECCO COME PASSEREMO IL NATALE"
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Coronavirus, dati aggiornati in Italia al 15 novembre 2021
Sulla base dei dati diffusi dalla Protezione Civile nella giornata di lunedì 15 novembre 2021, in Italia i casi di persone attualmente contagiate da Coronavirus risultano essere 120.875. Le persone decedute dall'inizio dell'epidemia sono 132.819 (+44 rispetto a domenica), mentre i guariti/dimessi 4.611.566 (+3.510). Le persone ricoverate in terapia intensiva, invece, risultano essere 475 (+17). In generale, il totale dei casi è di 4.865.260 (+ 5.144 rispetto a domenica).
Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.
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