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Coronavirus, ipotesi zona gialla nelle regioni dove si vaccina di più: cosa può succedere

Il Governo riflette sul ripristino della zona gialla nei territori in cui la campagna di vaccinazione è più avanti. Ma non prima del 20 aprile

Coronavirus, ipotesi zona gialla nelle regioni dove si vaccina di più: cosa può succedere
View of an empty Miracle square of Pisa as the Tuscany Region was declared as a "red zone" during the second wave of the Covid-19 Coronavirus pandemic, Italy, 25 November 2020. The Italian regions of Calabria, Lombardy, Piedmont, Val d'Aosta, Puglia, Basilicata, and Sicily went into a soft lockdown as the government's three-tiered system to combat the spread of COVID-19 came into force. These regions have the toughest restrictions under this system after being classed as high-contagion-risk red zones. ANSA / FABIO MUZZI

Coronavirus, ipotesi zona gialla nelle regioni dove si vaccina di più: cosa può succedere

Il coronavirus continua ad affliggere l’Italia e, nonostante la curva epidemiologica sia in lieve flessione, la situazione è ancora da tenere assolutamente sotto controllo. Il numero dei positivi giornalieri resta alto e in alcune regioni la campagna di vaccinazione sta subendo rallentamenti (più o meno) imprevisti. Il Governo ovviamente è sempre al lavoro per arginare la diffusione del contagio e da qualche ora sta prendendo piede un’ipotesi particolare: nelle regioni in cui si vaccina di più, come riportato dal quotidiano Open, potrebbe venir ripristinata la zona gialla. ECCO QUANDO POTREBBE ESSERE ABOLITO IL COPRIFUOCO

La situazione in Italia

Al momento l’Italia è divisa in zone rosse e arancioni, senza alcun territorio giallo o bianco: le fasce di rischio più basse non riappariranno nel nostro Paese prima del 30 aprile, anche se si sta pensando ad un anticipo al 20/4 nel caso in cui i contagi dovessero calare sensibilmente. In alcune regioni è stato predisposto un programma ben preciso riguardo la vaccinazione di massa, come ad esempio la Lombardia, in altre il processo non sta andando particolarmente spedito. Ad emettere “verdetti” saranno come sempre i dati e, di fronte all’impossibilità di proseguire con i lockdown sotto diversi punti di vista, dalla seconda metà del mese potrebbe essere concessa la zona gialla ai territori in cui il contagio è meno “galoppante”. Anche se occorrerà comunque fare attenzione perché tornare dalla zona gialla (o bianca) a quella arancione o rossa è molto semplice. La Sardegna insegna. IL VIROLOGO CRISANTI ANNUNCIA: “ECCO QUANDO USCIREMO DALLA PANDEMIA

Il bollettino di lunedì 5 aprile 2021

Sono 10.680 i nuovi contagi di Covid-19 in Italia (ieri 18.025), a fronte di 102.795 tamponi giornalieri effettuati (ieri 250.933). La percentuale di positivi considerando il totale dei tamponi è al 10,4% (ieri 7,18%). Sono 296 le vittime registrate in 24 ore. Le terapie intensive sono 3.737 (+34), con 192 nuovi ingressi nelle ultime 24 ore. È questo il quadro che emerge dal bollettino del Ministero della Salute del 5 aprile.

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Le regioni in zona rossa

Le regioni attualmente in zona rossa sono Lombardia, Piemonte, Friuli-Venezia Giulia, Valle d’Aosta, Emilia-Romagna, Toscana, Campania, Calabria e Puglia (quest’ultima in zona rossa rafforzata). In zona arancione si trovano invece, Veneto, Liguria, Lazio, Marche, Umbria, Abruzzo, Molise, Basilicata, Sicilia, Sardegna e Province Autonome di Trento e Bolzano.

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.

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