Questo sito contribuisce alla audience di Il Messaggero

Venerdì 15 Novembre
Scarica la nostra app
Segnala

Coronavirus, boom di casi in Israele: il 55% dei contagiati era vaccinato con Pfizer

Crescono i contagi da variante Delta in Israele: secondo i dati il 55% degli ammalati aveva già completato il ciclo vaccinale con Pfizer

Coronavirus, boom di casi in Israele: il 55% dei contagiati era vaccinato con Pfizer
Foto PixaBay

Pfizer e la variante Delta: a rischio l’efficacia del vaccino?

I recenti dati riportati su Fortune, autorevole rivista di business globale, suscitano non poca preoccupazione. Pare che la variante Delta del coronavirus renda inefficace il vaccino Pfizer/BioNTech, utilizzato per la campagna in Israele. Dal 2 maggio al 5 giugno i risultati ottenuti erano molto confortanti: il siero offriva una copertura del 94,3% ma a partire dal 6 giugno, ovvero una settimana dopo l’abolizione delle restrizioni anti-Covid, i contagi sono cresciuti esponenzialmente. Tra gli ammalati il 55% aveva già completato il ciclo vaccinale. Secondo alcune indiscrezioni, che bisogna ancora accertare, pare che Pfizer non garantisca protezione adeguata neppure contro i casi gravi e il ricovero. Yaniv Erlich, scienziato israeliano-americano, in un post su Twitter evidenzia come la riduzione dell’efficacia di Pfizer sulla variante Delta possa creare un grosso ostacolo all’immunità di gregge, consentendo al virus di riprodursi ancora. Nelle ultime 24 ore in Israele si sono registrati 269 nuovi casi di positività. Il numero complessivo dei morti, dall’inizio della pandemia, è però rimasto invariato a 6.428. VACCINI PFIZER E MODERNA EFFICACI CONTRO LE REINFEZIONI: I DETTAGLI

Bassetti: “Servono dati certi prima di demonizzare il vaccino”

In merito alla situazione in Israele Matteo Bassetti, primario del reparto di Malattie Infettive all’ospedale “San Martino” di Genova, non mette in dubbio la veridicità dei dati diffusi da Tel Aviv, ma invita a valutarli con attenzione, senza creare allarmismi, attendendo eventuali aggiornamenti dai numeri inglesi, che fino ad una settimana fa parlavano di un’efficacia del 90-95% del siero. Qualora la situazione dovesse essere così allarmante come suggeriscono i risultati israeliani, l’infettivologo sostiene che potrebbe essere necessario prendere una posizione sull’introduzione della terza dose, utile per coprire la variante. Conclude Bassetti che, al momento, è impossibile pensare ad altre soluzioni. Il percorso intrapreso dall’Italia, con restrizioni ancora al chiuso e la campagna vaccinale a ritmo sostenuto, sono le uniche misure attuabili, anche per contrastare la diffusione della variante Delta. Rimangono invariate anche le classiche misure di prevenzione: rispetto della distanza di sicurezza all’aperto e negli ambienti affollati, nonché lavaggio accurato delle mani con acqua e sapone o con gel igienizzanti. ECCO LA NUOVA VARIANTE FIESTA: DI CHE SI TRATTA

Coronavirus, ecco l’annuncio della casa farmaceutica: il vaccino Moderna funziona contro la variante Delta

La casa farmaceutica Moderna, invece, ha annunciato che il vaccino produce gli anticorpi utili a combattere la mutazione del Sars Cov2 che si diffonde negli USA e in molte altre parti del mondo, ovvero la variante Delta. I ricercatori hanno testato i campioni di sangue di otto persone per verificare se avessero prodotto le difese contro le varianti della proteina spike del Coronavirus e il risultato è stato che ‘ha prodotto titoli neutralizzanti contro tutte le varianti testate’, come riporta IlTempo.it.

CONTINUA A LEGGERE

Le proteine protettive

Le proteine​​ protettive sono chiamate anticorpi neutralizzanti. Questo nome è dovuto al fatto che sono in grado di impedire al virus di entrare nelle cellule e rispetto alla quantità di anticorpi prodotti contro la versione originale del virus, i livelli di anticorpi contro la variante Delta sono stati ridotti di 2,1 volte. I risultati sul vaccino RNA messaggero sono stati resi noti dall’azienda in una nota ufficiale.

L’annuncio di Moderna

L’annuncio di Moderna ha avuto una ripercussione immediata alla borsa di New York: +5,9% per le azioni Moderna. Il CEO Stephane Bancel ha dichiarato: ‘Siamo sempre impegnati a studiare varianti emergenti. Questi nuovi dati sono un incoraggiamento e rafforzano la nostra convinzione che il vaccino Moderna Covid-19 dovrebbe proteggere anche contro eventuali nuove varianti’. Nella pagina successiva trovate i risultati di uno studio sui vaccini Moderna e Pfizer riguardo l’immunizzazione.

La nostra newsletter!

Ricevi gli aggiornamenti e le ultimissime
su Meteo e Scienza via mail!

ISCRIVITI ORA!

Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

SEGUICI SU:

Ultima Ora

Ultima Ora Terremoto