Coronavirus, Italia in zona rossa a fine gennaio? Lo scenario del virologo La Vecchia

L'epidemiologo Carlo La Vecchia ritiene che l'Italia entrerà in zona rossa a partire da fine gennaio: le sue parole ai microfoni di Radio Popolare

A view of the semi deserted Campo de Fiori Square during Easter Sunday lockdown due to the Coronavirus (COVID-19) pandemic emergency in Rome, Italy, 04 April 2021. ANSA/ANGELO CARCONI
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Il virologo Carlo La Vecchia ritiene che l'Italia possa entrare in zona rossa entro fine gennaio: le parole dell'esperto

Il coronavirus continua a diffondersi in tutta Italia e la variante Omicron, in procinto di diventare la forma dominante del virus, sta per avvicinare il nostro Paese a numeri da “zona rossa". Al momento sono già diverse le regioni in bilico tra il giallo e l'arancione ma la sensazione è che lo scenario attuale non sia quello peggiore. A pensarla così è anche Carlo La Vecchia, epidemiologo e docente all'Università Statale di Milano, il quale ha detto la sua ai microfoni di Radio Popolare.

Le parole dell'esperto

Il dato veramente preoccupante – ha detto La Vecchia – è che i morti e ricoverati delle ultime ore sono stati quasi 600 e riflettono i casi di due-tre settimane fa, quando avevamo mediamente 25-30mila casi al giorno. Se i numeri di oggi si tradurranno fra due o tre settimane in malati gravi, ossia ricoverati e poi in decessi, saremo davvero in una situazione tragica. È vero – ha aggiunto – che oggi gli ospedali sembrano reggere, sembrano, perché i pronto soccorso sono in confusione, ma hanno oggi 12.300 ricoverati Covid. Il picco di ricoverati dello scorso anno è stato di 32mila, quindi sta aumentando di mille al giorno e noi in ogni caso il 20-25 gennaio andiamo a saturazione degli ospedali. Vuol dire che non sappiamo più dove mettere i nuovi malati". OBBLIGO VACCINALE PER GLI OVER 50 E NON SOLO: LE NUOVE REGOLE ANTI COVID

Il bollettino di mercoledì 5 gennaio 2022

In Italia, in data mercoledì 5 gennaio 2022, si registrano 189.109 nuovi casi di coronavirus a fronte di 1.094.255 tamponi effettuati (mentre il giorno prima l'incremento era stato di 170.844 con 1.228.410 test). Nelle ultime 24 ore sono stati registrati altri 231 decessi (contro i 259 di mercoledì) per un totale, da inizio pandemia, che arriva a 138.276. In terapia intensiva sono ricoverati 1.428 pazienti (+36) mentre i guariti sono 33.037. Tasso di positività al 17,3%. Questo il bollettino del Ministero della Salute.

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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.