Le scuole riapriranno direttamente a febbraio: ecco perché
Si avvicina il giorno del rientro a scuola per migliaia di studenti italiani: lunedì 10 gennaio è prevista la ripresa delle lezioni dopo la sosta per le festività natalizie, bambini e ragazzi di tutto il Paese sono dunque pronti a tornare tra i banchi. A creare scompiglio però, come avviene da due anni a questa parte, è il coronavirus che ha causato una nuova impennata di contagi nello Stivale. La situazione è delicata al punto che alcuni Presidenti Regionali, in controtendenza rispetto alle normative del Governo, hanno deciso di ritardare il ritorno in classe degli studenti per evitare la nascita di nuovi focolai. Tra questi c’è Vincenzo De Luca, Governatore della Campania, il quale ha annunciato che alcuni tipi di scuole del territorio riapriranno a febbraio (con didattica a distanza dal 10 gennaio a fine mese).
Le parole di De Luca sul rientro a scuola
“Procediamo con la riapertura delle scuole a fine gennaio, almeno per le medie e le elementari – ha detto De Luca – per il resto vedremo di seguire con attenzione la situazione del contagio e dell’epidemia. Faremo il possibile per garantire ai docenti, ai presidi e alle famiglie il massimo possibile di assistenza sanitaria e di prevenzione per evitare situazioni ancora più pesanti e gravi”. Secondo De Luca questo provvedimento è stato inevitabile dato che al momento in Campania si contano ben 22mila positivi al Covid-19, dato evidentemente da non sottovalutare e che ha indotto il Governatore a ripristinare la didattica a distanza almeno per questo mese. OLTRE 100 POSITIVI SU UN VOLO ITALIA-INDIA: COSA É SUCCESSO
La preoccupazione di De Luca
De Luca però è preoccupato soprattutto dalla gestione della scuola da parte del Governo, visto che il Premier Mario Draghi ha spinto per il ritorno in classe (a livello nazionale) il 10 gennaio, senza considerare il pericolo focolai. “Ho la sensazione – ha spiegato – che si mettano in piedi provvedimenti che trasformano i nostri bambini in cavie sull’altare della politica e dell’opportunismo“. Oltre a De Luca anche Zaia, Presidente del Veneto, ha rinviato il rientro a scuola degli alunni.
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Coronavirus, il bollettino di venerdì 7 gennaio 2022
Nelle ultime 24 ore sono stati 108.304 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia, mentre ieri erano 219.441. I tamponi effettuati sono 492.172, contro 1.138.310 di ieri. La percentuale di positivi considerando il totale dei tamponi – quindi molecolari più antigenici rapidi – è al 22% (ieri era 19,3%). Sono 223 i morti (compreso qualche riconteggio). Sul fronte dei ricoveri – dato cruciale in questo momento per comprendere l’andamento della pandemia – sono 32 le persone in più in terapia intensiva, mentre nei reparti ordinari il numero di pazienti sale a 14.591 (+764). È questo il quadro che emerge dal bollettino del Ministero della Salute del 7 gennaio.
Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.