Coronavirus, l’efficacia del sistema a zone colorate
Una delle misure utilizzate dal Governo per contenere la diffusione del Coronavirus è il sistema delle regioni colorate: questo sistema, istituito alla fine del 2020 ma già rivisto in passato, si è rivelato per lunghi tratti efficace nel contenimento della pandemia nel nostro Paese. Con la campagna vaccinale prima e con l’avvento della variante Omicron poi, però, qualcosa è cambiato: per questo motivo presto potrebbero arrivare novità in merito.
Cosa è cambiato con la variante Omicron
Nelle ultime settimane, in Italia, anche a causa proprio della variante Omicron, sono stati registrati quotidianamente oltre 100mila nuovi casi di Coronavirus, numeri che hanno avvicinato rapidamente numerose Regioni alla zona gialla e a quella arancione. La situazione ospedaliera, però, non sembra critica, al momento: è per questo motivo che le Regioni stanno chiedendo a gran voce di rivedere il sistema dei colori. Una richiesta che molto presto potrebbe essere presa in considerazione dal Governo.
L’annuncio di Costa: “C’è il tema di superare il sistema a colori”
Andrea Costa, sottosegretario alla Salute, ha dichiarato ai microfoni del Tg1 che “c’è il tema di superare il sistema a colori, richiesta che arriva dalle Regioni. Credo che andremo verso questa direzione. Mantenere la zona rossa come zona di controllo e monitoraggio, ma togliere ogni restrizione in quella zona, significa dare fiducia ai cittadini, quei 47 milioni che si sono vaccinati e a tutte le attività economiche”. L’argomento, insomma, è sul tavolo del Governo e presto potrebbe essere discusso concretamente.
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Costa sulla scuola: “C’è bisogno di semplificare le norme”
Andrea Costa si è concentrato anche sulla scuola, dichiarando che “c’è bisogno di semplificare le norme. Lo chiedono le Regioni, gli istituti scolastici, le famiglie. Il quadro di oggi ci permette assolutamente di mettere in atto una semplificazione delle regole per le scuole. Dobbiamo chiarire che una classe in Dad non significa quarantena ma autosorveglianza. Questa sarebbe una risposta importante per le famiglie e credo sia utile abolire anche il tampone per il rientro in classe dei ragazzi che sono in Dad”.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.