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Coronavirus, l’annuncio del virologo Crisanti: “Nessuna riapertura ad aprile, ecco quando ne usciremo”

Il virologo Andrea Crisanti ha spiegato quando l'Italia inizierà a ripartire dopo il coronavirus e perché sono state sospese le zone gialle e bianche

Coronavirus, l’annuncio del virologo Crisanti: “Nessuna riapertura ad aprile, ecco quando ne usciremo”
Coronavirus, il virologo Andrea Crisanti (Foto Youtube)

Coronavirus, l’annuncio del virologo Crisanti: “Nessuna riapertura ad aprile, ecco quando ne usciremo”

Il coronavirus continua ad affliggere l’Italia e, nonostante la curva epidemiologica sia in lieve flessione, la situazione è ancora da tenere sotto controllo perché sono tanti i territori del nostro Paese in cui il numero dei positivi è alto. D’altronde il Governo ha deciso di sospendere le zone gialle e bianche fino al 30 aprile, proprio per contenere la diffusione del contagio nel mentre che la campagna di vaccinazione continua a procedere. La linea della prudenza è la stessa predicata dal virologo Andrea Crisanti che, ospite del programma “Un Giorno da Pecora” su Rai Radio1, ha spiegato quando veramente si inizierà ad uscire dalla pandemia.

La previsione di Crisanti

Non sarà possibile nè tantomeno è desiderabile – ha detto Crisanti, che è anche Direttore del Laboratorio di microbiologia e virologia dell’Azienda ospedaliera di Padova e docente di Microbiologia dell’ateneo cittadino – ripristinare le zone gialle entro il 30 aprile. Tutte queste oscillazioni che hanno stremato l’Italia sono il risultato della pressione per provvedimenti demagogici. Se il 30 aprile si abbassano i contagi e il numero di morti diminuisce a quel punto la zona gialla diventa plausibile. Parlare di aperture adesso non ha senso”. “Verso settembre o ottobre – ha precisato – la situazione si dovrebbe stabilizzare, a meno che non arrivino nuove varianti”. Per gli italiani, dunque, ci vorrà ancora un po’ di pazienza e senso di responsabilità.

Le regioni in zona rossa

Le regioni attualmente in zona rossa sono Lombardia, Veneto, Piemonte, Friuli-Venezia Giulia, Valle d’Aosta, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Campania, Provincia Autonoma di Trento, Calabria e Puglia (quest’ultima in zona rossa rafforzata). In zona arancione si trovano invece, Liguria, Lazio, Umbria, Abruzzo, Molise, Basilicata, Sicilia, Sardegna e Provincia Autonoma di Bolzano (anche qui in vigore misure più rigide). Dal 3 aprile Veneto, Marche e Provincia Autonoma di Trento passeranno dal rosso all’arancione. Fino al 30 aprile non esisterà alcuna zona gialla né bianca.

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Coronavirus, il bollettino di sabato 3 aprile 2021

Nelle ultime 24 ore sono stati 21.261 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia, mentre ieri erano stati 21.932. Aumentano i tamponi effettuati: 359.214, contro i 331.154 di ieri. La percentuale di positivi considerando il totale dei tamponi  – quindi molecolari più antigenici rapidi – è al 5,9% (ieri era al 6,6%). Sono 376 i morti, 10 i pazienti in più in terapia intensiva. È questo il quadro che emerge dal bollettino del Ministero della Salute del 3 aprile.

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.

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