Coronavirus, l'annuncio del virologo Pregliasco: "A Pasqua nuova risalita contagi, ecco quando ne usciremo"

"No alla rimozione delle mascherine al chiuso e attenzione al periodo di Pasqua": lo scenario del virologo Pregliasco sull'emergenza Covid-19

Coronavirus, Pregliasco: nuova ondata a inizio inverno, attenzione alla sottovariante BA.4.6 (Foto Ansa)
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Il virologo Fabrizio Pregliasco ha analizzato a “Un Giorno da Pecora" (Rai Radio 1) la situazione attuale del Covid-19 delineando un quadro ben preciso

Il coronavirus non ha affatto mollato la presa sull'Italia (e non solo) e lo dimostra la crescita della curva epidemiologica, con casi in aumento rispetto al mese scorso e migliaia di persone infettate o costrette a casa per la quarantena; nonostante i vaccini abbiano ridotto significativamente i numeri di morti e ricoverati in terapia intensiva, il Covid-19 circola ancora pericolosamente e l'errore più grande che si possa fare è dargli modo ancora una volta di bloccare (o almeno limitare) il Paese. Ciò che sembra certo è il fatto che per Pasqua il numero di positivi aumenterà di nuovo; di questo è convinto il virologo Fabrizio Pregliasco, Direttore Sanitario dell'Irccs Galeazzi di Milano, che ha ritratto uno scenario preciso ai microfoni del programma “Un Giorno da Pecora" in onda su Rai Radio 1.

Cosa succederà secondo Pregliasco

Con questo rialzo dei casi – ha affermato Pregliasco – non si poteva dare un totale 'liberi tutti'. Questa ondulazione di contagi avrà un picco durante le feste pasquali, arrivando anche a 120mila nuovi positivi, dopo quel periodo si capirà se questa sarà da considerarsi come una quinta ondata. Senza contare che a giugno/luglio potrebbe arrivare un nuovo aumento dei casi". Pregliasco resta quindi dell'idea che bisogna tenere alta la guardia e non allentare le restrizioni più importanti, come ad esempio quella di eliminare le mascherine al chiuso o il distanziamento sociale quando continuano ad esserci tantissimi nuovi casi al giorno.

Quando se ne uscirà?

Il Prof. Pregliasco individua nel mese di maggio quello “decisivo per capire in che direzione si andrà“. Nello specifico “la fine di maggio sarà indicativa e credo che la situazione migliorerà sempre di più da lì in avanti“. Anche se alcuni fattori rimarranno costanti per evitare problemi: “credo che il prossimo autunno – ha detto – dovremo fare la quarta dose di vaccino e poi si procederà con il classico richiamo annuale come per l'influenza. Per scegliere di togliere alcune restrizioni fondamentali aspetterei poi il 1° maggio, riservando il diritto di fare 'marcia indietro' nel caso si arrivasse di nuovo all'emergenza sanitaria".

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Coronavirus, il bollettino in Italia di lunedì 28 marzo 2022

Nelle ultime 24 ore sono stati 30.710 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia, mentre ieri erano stati 59.555. I tamponi effettuati sono 211.535 (ieri 384.323). La percentuale di positivi considerando il totale dei tamponi – quindi molecolari più antigenici rapidi – è al 14,5% (ieri era al 15,5%). Sono 95 i morti (compresi alcuni riconteggi), 23 posti letto occupati in più in terapia intensiva rispetto a ieri. È questo il quadro che emerge dal bollettino del Ministero della Salute del 28 marzo.

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.