Guido Rasi, Consigliere del Commissario Straordinario per l’Emergenza Francesco Paolo Figliuolo, vede l’Italia fuori dalla pandemia tra poche settimane: tutti i dettagli
La variante Omicron del coronavirus potrebbe sancire la fine della pandemia e l’inizio di una fase di convivenza “più pacifica” con la malattia: questa mutazione del Covid-19, più contagiosa ma molto meno letale delle precedenti, è diventata ormai la forma predominante del virus (il picco di contagi è già alle spalle) e tra vaccinazioni di massa e anticorpi maggiormente resistenti “il peggio” sembra essere passato. Praticamente tutti gli scienziati italiani sono di quest’avviso tra cui Guido Rasi, ex Direttore Generale dell’Ema e ora consigliere del Commissario Straordinario per l’Emergenza Francesco Paolo Figliuolo. Rasi ha addirittura identificato il mese a partire dal quale l’epidemia farà molta meno paura. Ecco cosa ha detto a margine di un’intervista per il quotidiano La Stampa. LA SUPERMASCHERINA CHE PROTEGGE DA OGNI VIRUS
Lo scenario di Rasi
“La quarantena per i vaccinati – ha detto Rasi – potrebbe andare in pensione fra tre settimane: se il trend continua così credo che a inizio marzo potremo andare a tappe verso la normalizzazione e arrivare a un’estate quasi tranquilla: La Dad a scuola poi non ha più senso, ma che almeno non duri più di 5 giorni. Per scaramanzia vorrei non dirlo, ma si sta andando verso un ritorno progressivo alla normalità. Non è una certezza perché il rischio di nuove varianti in grado di generare altre ondate è insito nel fatto che nel mondo abbiamo ancora 2 milioni di infezioni al giorno”. In parole povere, l’Italia sta vivendo un netto miglioramento riguardo la situazione Covid ma tutto ciò dovrebbe andare di pari passo con il resto del pianeta. E in molti Paesi la situazione è ancora pericolosa, con appena il 40% di popolazioni vaccinate nell’Europa dell’Est e nelle nazioni più povere. TUTTE LE NUOVE REGOLE SU GREEN PASS, VACCINO, SCUOLA E MOLTO ALTRO
La quarta dose
Guido Rasi ha poi parlato di quarta dose, ovvero la somministrazione di una dose aggiuntiva di vaccino qualche mese dopo il booster. Essa è stata attivata soltanto in Israele (per le persone particolarmente fragili), in Italia invece non c’è quest’intenzione. “Parlerei più – ha spiegato Rasi – a parlare di una richiamo annuale più che di quarta dose. Magari da fare in autunno con nuovi vaccini tarati su Omicron. Sempre che questa sia ancora prevalente”.
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Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.
