Giorgio Palù (Pres. AIFA) ha fatto ulteriore luce sulla possibile origine del Covid-19: ecco cosa ha detto lo scienziato a Il Corriere della Sera
La situazione della guerra in Ucraina sta un po’ distogliendo l’attenzione dalla pandemia da coronavirus: è vero che i dati sul Covid-19 in Italia (e non solo) sono nettamente migliorati rispetto ai mesi scorsi, al punto da far cadere diverse restrizioni, ma il virus non è affatto sparito e circola ancora nel mondo. Mentre però i cittadini continuano a convivere con la malattia, gli scienziati proseguono gli studi per scoprire la causa della più grande emergenza sanitaria di questo secolo. E i risultati sono molto interessanti, al punto che l’AIFA avrebbe avuto ulteriori conferme sull’origine del Covid-19. A renderlo noto è stato il Presidente Giorgio Palù il quale, intervistato da Il Corriere della Sera, ha fatto ulteriore luce sulla situazione.
Palù sull’origine del Covid-19
“Lo spillover con salto di specie animale-uomo – ha spiegato Palù – potrebbe essere stato compiuto per cause accidentali da un virus del pipistrello sperimentalmente adattato a crescere in vitro. Si può ipotizzare una manipolazione effettuata per soli scopi di ricerca, non certo con intenzioni malevole. Non sarebbe la prima volta che un virus scappi per sbaglio da un laboratorio ad alta sicurezza”. Palù, dunque, sostiene con forza la tesi che il Covid-19 sia “evaso” da un laboratorio di Wuhan dopo esser stato praticamente creato dagli scienziati locali. E compare l’elemento genetico chiave… COVID, RICHIAMO DEL VACCINO OGNI ANNO: ECCO COSA SUCCEDERÁ
La chiave della ricerca
Nel gene che produce la proteina Spike (quella che il virus utilizza per agganciare la cellula da infettare) appare inserita una sequenza di 19 lettere appartenente a un gene umano e assente da tutti i genomi dei virus umani, animali, batterici, vegetali sinora sequenziati. Secondo l’AIFA la probabilità che questo sia un evento casuale o che si possa esser verificato in maniera naturale è molto molto scarsa. “É una sequenza essenziale – ha aggiunto Palù – perché conferisce al virus la capacità di fondersi con le cellule umane e di determinare la malattia”. In sostanza quindi prende sempre più piede l’ipotesi che la pandemia sia nata da un errore umano in laboratorio. In buona fede, senz’altro, ma un’enorme mancanza di responsabilità da parte di chi lo ha compiuto.
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Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.
