Il Presidente AIFA Giorgio Palù analizza la situazione Covid e annuncia novità per i vaccini
Il coronavirus continua ad affliggere l’Italia e, anche se la situazione è senz’altro migliore rispetto agli ultimi due anni, le varianti Omicron stanno continuando a causare un discreto numero di positivi ogni giorno. Nonostante l’arrivo dei vaccini, importanti per proteggere la popolazione dalle forme più gravi della malattia, le mutazioni del virus stanno facendo breccia sullo “scudo” di Pfizer, Moderna ecc. costringendo migliaia di persone a quarantena, malesseri e (nel peggiore dei casi) strascichi. Tuttavia gli scienziati non hanno mai smesso di studiare il coronavirus e gli stessi vaccini stanno per ricevere un upgrade. Ad annunciarlo è stato il Presidente AIFA Giorgio Palù che, intervistato dal quotidiano La Stampa, ha spiegato cosa succederà prossimamente riguardo la vaccinazione.
Palù sui vaccini
“L’Ema – ha detto Palù – ha ricordato che per l’intera popolazione bisogna puntare su vaccini aggiornati alle varianti e sottovarianti circolanti, oltre a cercare nel lungo periodo un vaccino polivalente contro tutti i coronavirus. Quando i primi saranno approvati, e verranno valutati probabilmente a settembre, si potranno fare. Le reinfezioni sono l’ennesima prova che non ha senso parlare d’immunità di gregge perché, a causa delle mutazioni sempre nuove di questo virus, le ondate continueranno ad esserci in vari periodi dell’anno”.
Lo scenario
Premesso che al momento non esiste ancora un vaccino in grado di proteggere al 100% da Omicron (e tutte le sue varianti) tra ottobre e dicembre gli italiani potrebbero essere chiamati ad una nuova vaccinazione dal Covid-19, con il siero che garantirebbe una durata più lunga di protezione dalla malattia.
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Coronavirus, il bollettino di domenica 8 maggio 2022 in Italia
Nelle ultime 24 ore sono stati 30.804 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia, mentre ieri erano stati 40.522. I tamponi effettuati sono 203.454 (ieri 305.563). La percentuale di positivi considerando il totale dei tamponi – quindi molecolari più antigenici rapidi – è al 15,1% (ieri era al 13,3%). Sono 72 i morti (compresi alcuni riconteggi), un posto letto in più occupato in terapia intensiva rispetto a ieri. È questo il quadro che emerge dal bollettino del Ministero della Salute dell’8 maggio.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.