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Coronavirus, l’annuncio di Ricciardi: “No Green Pass a chi rifiuta la terza dose e non solo…”

Walter Ricciardi, consulente del Ministero della Salute, auspica una "riforma" del Green Pass: ecco chi secondo lui non dovrebbe riceverlo

Coronavirus, l’annuncio di Ricciardi: “No Green Pass a chi rifiuta la terza dose e non solo…”
il consulente del ministero della Salute nella gestione dell'emergenza coronavirus Walter Ricciardi al meeting di Rimini, 21 Agosto 2020. ANSA/BOVE

Il Professor Walter Ricciardi suggerisce una stretta sul Green Pass per incentivare la popolazione a vaccinarsi dal coronavirus

Il coronavirus continua a circolare in Italia e, nonostante la campagna nazionale di vaccinazione stia avendo molto successo, il numero dei nuovi positivi giornalieri è tornato ad alzarsi (media di 6-8000 al giorno). Premesso che il Governo ha già escluso nuovi lockdown generali, con l’istituzione però di zone arancioni o rosse isolate in base alla situazione di ogni singolo territorio, si proseguirà con l’uso del Green Pass e soprattutto con la somministrazione della terza dose (da qui al 2022) a tutti i vaccinati. Tuttavia potrebbe risultare necessario usare un pugno un po’ più duro per quanto riguarda la consegna del “certificato verde”, come suggerito dal Professor Walter Ricciardi durante un’intervista a Il Messaggero. Ecco cosa ha detto in merito il consulente del Ministero della Salute.

Il progetto di Ricciardi sulle modifiche al Green Pass

La terza dose di vaccino è assolutamente necessaria – ha spiegato Ricciardi – perché con la variante Delta questa pandemia è cambiata, una persona infetta ne contagia in media altre sette. Per fermarla bisogna raggiungere la vaccinazione della quasi totalità della popolazione. A 180 giorni dalla seconda dose sei sì protetto dalle conseguenze gravi della malattia, ma molto meno dall’infezione. Dunque non si può rischiare e occorre cambiare l’uso del Green Pass”. E qui si arriva al punto: si sta riflettendo sulla possibilità di modificare le regole sul GP e rilasciarlo solo ed esclusivamente, oltre a chi rifiuta di sottoporsi alla terza dose, ai vaccinati e ai guariti dal virus piuttosto che a coloro che presentano un tampone rapido negativo (possibile la deroga per i test molecolari), ipotesi alla quale Ricciardi è favorevole.

Le altre novità sul Green Pass

Sul tavolo anche l’ipotesi di un super Green Pass solo per recarsi al ristorante e allo stadio (dunque una certificazione legata alla vaccinazione o alla guarigione) mantenendo, però, l’attuale sistema di Green Pass coi tamponi per il lavoro. E gli scettici? Ricciardi non fa giri di parole e bacchetta i sanitari che non intendono vaccinarsi. “possono causare danni enormi – ha detto – perché dispongono di un’ampia capacità di influenzare i pazienti, loro assistiti. Andrebbero sospesi subito”.

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.

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