
Coronavirus, l’appello di Conte: “In arrivo un’impennata di casi, stringiamo i denti” | Le dichiarazioni del premier
Il coronavirus continua ad affliggere l’Italia e il Governo sta facendo tutto il possibile, in collaborazione con il Comitato Tecnico Scientifico e l’Istituto Superiore di Sanità, per proteggere il Paese da un nuovo (e già previsto) incremento dei casi nelle prossime settimane. In realtà la curva epidemiologica si è già alzata da qualche giorno, come conseguenza degli spostamenti per il periodo natalizio, e lo scenario sembra essere chiaro. O almeno questo è ciò che pensa il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte: “Sta arrivando un’impennata di contagi – ha dichiarato il Premier al Tg3 – e non sarà facile ma dovremo essere pronti a fare altri sacrifici”. Un’altra gatta da pelare per Conte, oltre che per tutti gli italiani, che proprio in queste ore in cui si decide il futuro dell’esecutivo… IL PREMIER DICE “NO” AL LOCKDOWN DELLE REGIONI
Conte annuncia: “Siamo il primo Paese dell’UE per vaccinati. Dobbiamo lavorare per…”
Nelle scorse ore il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha pubblicato un lungo post sulla sua pagina Facebook nel quale ha voluto sottolineare il grande risultato ottenuto finora dall’Italia sul fronte dei vaccini: “Oggi – con circa 550.000 vaccinazioni effettuate – siamo il primo Paese dell’Unione Europea per numero di persone vaccinate (La Germania ci segue con circa 500.000)“. “Mai come adesso – ha proseguito il premier – dobbiamo lavorare per introdurre nuove misure di sostegno alle famiglie, ai lavoratori e alle imprese“. IL VIROLOGO CRISANTI VUOLE IL LOCKDOWN DURO: “FACCIAMOLO ORA O SARANNO GUAI”
La proroga dello stato di emergenza
Intanto Giuseppe Conte nei giorni scorsi ha annunciato la proroga dello stato di emergenza fino al prossimo 30 aprile confermando, di fatto, le indiscrezioni che circolavano di qualche giorno, ma indicando una data che al contrario non appariva tra le ipotesi più accreditate. Si tratta, sostanzialmente, di una proroga trimestrale dello stato di emergenza che permette di snellire in modo significativo le procedure burocratiche in merito agli iter di natura sanitaria. Va precisato che la promulgazione dello stato di emergenza (secondo quanto previsto dalla legge 24 febbraio 1992 n. 225) si rese necessaria per reagire prontamente alla deflagrazione pandemica eliminando gli ostacoli burocratici più evidenti nella gestione dell’epidemia. LA MINISTRA AZZOLINA SULLA SCUOLA: “LA DIDATTICA A DISTANZA NON FUNZIONA PIÚ”
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Coronavirus, il bollettino di lunedì 11 gennaio 2021
Nelle ultime 24 ore sono stati 12.532 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia, mentre ieri erano stati 18.627. I tamponi effettuati sono in calo: 91.656 contro i 139.758 di ieri. La percentuale di positivi è al 13,6% (ieri 13,3%). Sono 448 i morti, 27 i pazienti in più in terapia intensiva. È questo il quadro che emerge dal bollettino del Ministero della Salute dell’11 gennaio. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono in totale 2.642, con 168 nuovi ingressi.
Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.