Coronavirus, l’idea del Prof. Saracci: “Due lockdown programmati durante l’anno”. Lo scenario in Italia
Il coronavirus continua ad affliggere l’Italia e il Governo è al lavoro senza sosta per contrastare la diffusione del contagio, soprattutto con la comparsa delle varianti straniere (inglese, brasiliana e africana) che stanno causando un nuovo innalzamento della curva epidemiologica. Da più parti si invoca un lockdown immediato di almeno tre settimane, ma al momento l’intenzione dell’esecutivo sarebbe di non procedere con misure così drastiche. La situazione in ogni caso è stabile e non appare in miglioramento, motivo per il quale anche Rodolfo Saracci, tra gli epidemiologi più affermati del nostro Paese, ha dichiarato in un’intervista a Il Corriere della Sera che la soluzione migliore sarebbe la programmazione di due lockdown da qui a fine anno.
Il piano di Saracci
Il Prof. Saracci ritiene che pianificare i lockdown, invece di imporli all’improvviso il giorno prima, permetterebbe ai cittadini di organizzare la propria vita e rendere meno pesante l’entrata in vigore delle zone rosse. Ma di quali periodi si tratterebbe? Saracci, già Direttore del Centro di Epidemiolologia dell’Agenzia Internazionale di Ricerca sul Cancro, identifica in marzo-aprile (4-5 settimane) e ottobre-novembre (stessa durata) i periodi ideali per attuare i lockdown nazionali. Ma per rendere il tutto davvero efficace, ad andare di pari passo con i lockdown deve arrivare una netta accelerata nella campagna di vaccinazione. “Vedrei bene – ha dichiarato – un periodo di restrizioni leggere di 20 settimane e fino ad agosto e settembre, e finché necessario, ulteriormente seguito da semestri che includono la stessa alternanza di chiusure e aperture”. PALÚ (PRES. AIFA): “CI ASPETTANO ALTRI MESI DI SACRIFICI”
Il virologo Pregliasco: “Piano vaccini da velocizzare. L’estate non sarà liberi tutti”
Il virologo Preliasco ha espresso la sua opinione in merito ai vaccini ed alla situazione generale. Fabrizio Pregliasco, è un virologo dell’Università degli Studi di Milano. Secondo il medico il piano vaccini è da velocizzare, per arrivare a vivere un’estate comunque serena, anche se non sarà comunque un ‘liberi tutti’, con il rischio di tornare a far risalire di nuovo i contagi, come già accaduto lo scorso anno. Quindi, molto probabilmente resteranno delle limitazioni per tutto il periodo estivo pur garantendo una certa libertà ma molto dipenderà dall’andamento di questi mesi. Secondo Pregliasco non serve un lockdown generalizzato, al momento insostenibile per diverse ragioni. “Sì” però a chiusure mirate, rafforzando le aree più a rischio a causa delle varianti, come ha spiegato in un’intervista rilasciata all’agenzia Dire. UNA REGIONE ITALIANA VERSO LA ZONA BIANCA? ECCO LO SCENARIO
CONTINUA A LEGGERE
Pregliasco sul lockdown
Ricciardi ha proposto un nuovo lockdown. Pregliasco la ritiene la misura più efficace, ma non attuabile adesso. Un lockdown pesante e duro, sarebbe difficilmente sostenibile sia a livello sociale che politico secondo il virologo. Serve un rafforzamento dei possibili passaggi da zona gialla, arancione o rossa e massima attenzione nei prossimi mesi primaverili. Occorre potenziare quelle situazioni a maggior rischio, come potrebbero essere per esempio le zone gialle rispetto alla variante inglese, e individuare modalità per chiusure limitate.
Il pericolo delle varianti
Le varianti, soprattutto quella inglese più diffusa sul territorio italiano, possono determinare un aumento dei contagi, come sta avvenendo. La variante inglese, a causa della maggiore trasmissibilità e al maggiore coinvolgimento dei giovani preoccupa. Si teme anche che possa determinare un aumento della mortalità, anche se questo aspetto deve essere confermato a livello scientifico. C’è chi consiglia le mascherine Ffp2, ma Pregliasco pensa che il loro utilizzo sia impegnativo, anche dal punto di vista economico.
Smartworking e DAD
In merito al lavoro ed allo studio da casa, Pregliasco ritiene che momenti di confronto e soprattutto di vicinanza con i più giovani siano fondamentali, quindi si deve cercare di preservare la didattica in presenza, trovando magari modalità di monitoraggio e anche di screening sistematico sui giovani, in modo tale da permettere la continuità dell’attività didattica.
Come sarà l’estate 2021?
Gli italiani hanno potuto godere di un periodo di tregua la scorsa estate, dopo il lockdown, ma come sarà la prossima secondo il virologo? Durante l’estate stiamo più all’aperto, quindi c’è una ventilazione migliore degli ambienti, ci sono condizioni climatiche che riducono la quota di infezioni respiratorie in genere. A questo punto dobbiamo sperare in una veloce e quanto più ampia possibile vaccinazione per una estate più serena, che ovviamente non dovrà essere un ‘liberi tutti’ come lo scorso anno, ha concluso il virologo.
Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.