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Coronavirus, l’Istituto Superiore di Sanità fa sapere i dati relativi alla circolazione del virus

Rispettare le imposizioni è fondamentale se si vuole evitare di espandere il contagio e di colpire le fasce più deboli della popolazione

Coronavirus, l’Istituto Superiore di Sanità fa sapere i dati relativi alla circolazione del virus
Coronavirus, donna con mascherina. Fonte foto: ansa.it

L’Istituto Superiore di Sanità fa sapere che i dati relativi alla circolazione del virus sono molto elevati

L’Istituto Superiore di Sanità ha fatto sapere come uno dei dati più rilevanti relativi al Coronavirus sia quello relativo alla sua alta circolazione, soprattutto in alcune zone dell’Italia, come riporta adnkronos.it. C’è una diffusione del virus anche in altre zone, ma i numeri risultano ancora contenuti. Inoltre, secondo il presidente dell’ISS Silvio Brusaferro: “la pressione sopportata dall’assistenza sanitaria e dalla vita sociale sono molto elevate, ma ci rincuora sapere che anche altre nazioni stanno adottando le nostre misure per contenere la pandemia”. Certo le misure adottate sono molte restrittive, soprattutto per alcune fasce d’età, come quella dei giovani, ma sono necessarie per contenere il contagio. Infatti evitare che in Italia si espanda ancora il virus è fondamentale, e aggiunge Brusaferro: “finalmente lo stanno capendo anche le altre nazioni”.

L’importanza delle misure adottate

L’importanza di rispettare in modo obbligatorio e tassativo le misure imposte dal Governo e dalle regioni è molto semplice. Ovvero ridurre il contagio e in alcuni casi evitarlo completamente. Il problema sopraggiunge quando le persone non rispettano questi obblighi, costringendo il Governo a emanare misure ancora più stringenti. Ne è un esempio la nuova ordinanza emanata dal Ministro della Salute Speranza per dare un segnale forte ai cittadini. Il Ministro inoltre ha aggiunto: “molti hanno preso sotto gamba la situazione che è realmente pericolosa e vengono utilizzate scuse, come quelle della passeggiata, per creare assembramenti”. Infatti è molto importante capire che le misure imposte servono a proteggere le persone più fragili.

La popolazione colpita

I dati sulla popolazione colpita dal Coronavirus sono molti indicativi e confermano in modo indiscutibile lo scenario già paventato all’inizio. L’età media dei malati infatti è molto elevata, circa 63 anni, mentre per l’età dei deceduti si sale a 80. In generale la popolazione di individui maschi colpiti è più alta e passano circa cinque giorni dai sintomi alla diagnosi effettiva. Ma il modo per contrastare la malattie, oltre a rispettare i divieti, è individuare e isolare i malati.

Il profilo dei deceduti

Gli individui deceduti sono quasi tutti molto anziani e con gravi patologie pregresse, cosa che già si sospettava a inizio epidemia. L’impatto subito dal nostro paese però non è dei migliori, in quanto stiamo perdendo quello che prima era un tratto distintivo dell’Italia. Avere una popolazione anziana ma con un’elevata aspettativa di vita, pur avendo molte patologie. Almeno era così fino a prima dell’inizio della pandemia.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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