Salgono i positivi e i ricoverati in Italia, il coronavirus non accenna a sparire: ecco perché il nostro Paese può tornare in zona arancione
Il coronavirus continua a circolare e diffondersi velocemente in Italia: la variante Omicron è destinata a diventare col tempo il ceppo dominante del Covid-19, motivo per cui il Governo prosegue nella sua campagna di vaccinazione di massa della popolazione. Tuttavia il nostro Paese ha visto negli ultimi giorni un’impennata considerevole dei positivi giornalieri (si è tornati a quota 25-30mila nuovi casi ogni 24 ore, indice Rt 4,3%) e anche le strutture sanitarie si stanno riempiendo nuovamente. Lo scenario sembra chiaro: l’Italia, nonostante tutte le misure, sta per tornare in zona arancione. Ne è convinto anche Guido Rasi, consulente scientifico del Commissario Straordinario per l’Emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo, che ne ha parlato durante il programma tv “Mezz’ora in più“.
Cosa succederà secondo Rasi
“É fondamentale – ha spiegato Rasi – fare subito le terze dosi. I vaccini ci sono e la campagna sta procedendo bene, ma è una corsa contro il tempo. Se la Omicron buca il vaccino è praticamente un altro virus, e allora tutto può cambiare, anche questo Green pass potrebbe non bastare più”. L’imperativo dunque secondo Rasi (e non solo) è sottoporsi il prima possibile al booster anti Covid-19 per evitare un nuovo disastro sanitario e, inevitabilmente, altre restrizioni per il Paese. Qui entrerebbe in gioco la zona arancione, ovvero la fascia di rischio medio-alta della circolazione del Covid a livello nazionale.
La zona arancione
“Temo che ci stiamo avvicinando alla zona arancione – ha proseguito Rasi – perchè continua ad aumentare l’occupazione dei posti ospedalieri. L’Italia si trova in fase epidemica acuta, caratterizzata da una elevata velocità di trasmissione del virus SarsCoV2 nella maggior parte del paese”. La zona arancione potrebbe entrare in vigore nella prima parte del 2022, se la situazione dovesse peggiorare ancora, ma è ancora da capire quali saranno le regole considerato che le attività lavorative resteranno aperte e non ci saranno più lockdown nazionali come quelli del 2021.
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Coronavirus, il bollettino in Italia di domenica 19 dicembre 2021
Sono 24.259 i nuovi contagi di Covid-19 in Italia (ieri 28.064), a fronte di 566.300 tamponi giornalieri effettuati (ieri 697.740). La percentuale di positivi considerando il totale dei tamponi è al 4,3% (ieri era al 4%). Sono 97 le vittime registrate in un giorno, con un ricalcolo delle Regioni Campania e Sicilia. Le terapie intensive sono 966 (+13 rispetto a ieri), con 78 nuovi ingressi nelle ultime 24 ore. È questo il quadro che emerge dal bollettino del Ministero della Salute del 19 dicembre sulla situazione coronavirus in Italia.
Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.