Coronavirus, l’ottimismo di Draghi: “Con i vaccini la via d’uscita non è lontana”. Lo scenario del Premier
L’Italia si trova nel periodo più delicato dell’emergenza coronavirus: da una parte la terza ondata del COVID-19, che sta inducendo il Governo, Presidenti Regionali e Sindaci ad inasprire le misure per limitare la diffusione del contagio, dall’altra la comparsa dei vaccini che rappresentano la vera svolta nella pandemia. La “partita” si giocherà tutta nei prossimi mesi e il Premier Mario Draghi è fiducioso sull’avvicinarsi della vittoria. “Con i vaccini – ha detto, come riportato da Ansa.it – la via di uscita non è lontana ma ci vorrà ancora tempo. Il nostro compito è quello di salvaguardare con ogni mezzo la vita degli italiani e permettere al più presto un ritorno alla normalità”. E da Draghi sono arrivate parole importanti proprio per i cittadini. ECCO QUANDO ARRIVERÁ IL PICCO DELLA TERZA ONDATA
Lo scenario di Draghi
“Ringrazio ancora una volta – ha dichiarato il Premier – i cittadini per la loro disciplina, la loro infinita pazienza, soprattutto coloro che soffrono le conseguenze anche economiche della pandemia. Ringrazio gli studenti, le famiglie e gli insegnanti che sopportano il peso della chiusura delle scuole. Ringrazio anche gli operatori sanitari, le forze dell’ordine, le forze armate, la Protezione Civile e tanti altri lavoratori in prima linea per la loro incessante opera. Sono anche questi esempi di responsabilità civica e professionale, di cittadinanza italiana attiva che impongono al Governo di moltiplicare ogni sforzo”. “Nel piano di vaccinazioni – ha aggiunto Draghi andando nello specifico – che nei prossimi giorni sarà decisamente potenziato si privilegeranno le persone più fragili e le categorie a rischio. Aspettare il proprio turno è un modo anche per tutelare la salute dei nostri concittadini più deboli. Il mio pensiero costante è diretto a rendere efficace ed efficiente l’azione dell’esecutivo nel tutelare la salute, sostenere chi è in difficoltà, favorire la ripresa economica, accelerare le riforme”. Lo scenario però, nel frattempo, non è rassicurante.
Le possibili misure
In queste ore è in corso una riunione del Comitato Tecnico Scientifico: sul tavolo c’è la possibilità di inasprire ancora le restrizioni per evitare alla variante inglese del coronavirus (ma anche a quella brasiliana) di causare una nuova emergenza sanitaria. Tra le ipotesi più accreditate c’è quella di varare la zona rossa nazionale nei weekend e il criterio di 250 casi ogni 100mila abitanti (per i singoli Comuni) per andare automaticamente in lockdown. E non si esclude la possibilità di anticipare il coprifuoco di qualche ora…
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Coronavirus, il bollettino di lunedì 8 marzo 2021
Sono 13.902 i nuovi contagi di Covid-19 in Italia (domenica 7/3 20.765), a fronte di 184.684 tamponi giornalieri effettuati (domenica 7/3 271.336), nel conteggio dei quali rientrano anche i test antigenici rapidi. La percentuale di positivi considerando il totale dei tamponi è al 7,5% (il 7/3 7,6%), ma il dato è influenzato dal conteggio dei test antigenici rapidi, che si sommano a quelli molecolari. Il numero totale delle vittime supera quota 100mila (100.103), con 318 decessi registrati in 24 ore. Le terapie intensive salgono a 2.700 (+95), con 231 nuovi ingressi nelle ultime 24 ore. È questo il quadro che emerge dal bollettino del Ministero della Salute dell’8 marzo sulla situazione coronavirus in Italia.
Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.