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Coronavirus, la Calabria in zona arancione dal 10 gennaio: l’ordinanza del Ministro Speranza

Il Ministro della Salute Roberto Speranza sta per firmare l'ordinanza che confermerà la Calabria in zona arancione fino a nuovo ordine

Coronavirus, la Calabria in zona arancione dal 10 gennaio: l’ordinanza del Ministro Speranza
Coronavirus, arriva il nuovo certificato verde per spostarsi tra le regioni: tutti i dettagli, Foto archivio

Coronavirus, la Calabria in zona arancione dal 10 gennaio: l’ordinanza del Ministro Speranza

La Calabria entrerà in zona arancione a partire dal 10 gennaio e fino a data da destinarsi. Come riportato da SkyTg24, il Ministro della Salute Roberto Speranza firmerà nelle prossime ore l’ordinanza che certificherà la conferma del territorio calabrese (dopo la manciata di giorni di zona gialla per tutto il Paese) nella fascia di medio rischio per la pandemia da coronavirus. Ancora troppo alto il numero dei contagi nelle varie province della Calabria, con l’indice Rt (che si attesta a 1,14) sicuramente al di sotto della soglia indicata per la zona rossa ma comunque da tenere sotto controllo. ECCO TUTTE LE REGIONI CHE RISCHIANO LA ZONA ROSSA E QUELLA ARANCIONE

Cosa si può fare in zona arancione

In zona arancione è consentita la circolazione all’interno del proprio Comune ma non quella tra Comuni per motivi che non siano di lavoro, salute o assoluta urgenza/necessità. Piccola eccezione per i Comuni con meno di 5000 abitanti: chi abita in una di queste zone potrà allontanarsi entro un raggio di 30 km ma senza poter raggiungere i capoluoghi di provincia. Resta però consentita una visita al giorno a parenti o amici (non più di due persone per veicolo) con autocertificazione tra le ore 5 e le 22. Negozi aperti fino alle ore 21 e bar/ristoranti fino all 18 con possibilità di vendita a domicilio e da asporto fino alle 22. L’APPELLO DEL PROF. RICCIARDI: “ATTENZIONE A NON RITARDARE I LOCKDOWN”

Il coefficiente Rt regione per regione

Abruzzo 0,9 (0,83), Basilicata 0,83 (0,67), Calabria 1,14 (1,04), Campania 0,83 (0,76), Emilia-Romagna 1,05 (1,03), Friuli-Venezia Giulia 0,91 (0,86), Lazio 0,98 (0,94), Liguria 1,02 (0,95), Lombardia 1,27 (1,24), Marche 0,93 (0,82), Molise 1,27 (0,96), Piemonte 0,95 (0,92), Provincia Bolzano 0,81 (0,75), Provincia di Trento 0,85 (0,79), Puglia 1 (0,96), Sardegna 1,02 (0,95), Sicilia 1,04 (0,99), Toscana 0,9 (0,87), Umbria 1,01 (0,95), Valle d’Aosta 1,07 (0,87), Veneto 0,97 (0,96).

Le regioni più a rischio

Lombardia, Veneto e Sicilia sono le tre regioni al momento più a rischio di entrare in condizioni di lockdown dall’11 gennaio: questo in base all’indice Rt che supera la soglia per entrare in zona arancione. E a proposito di arancio, la fascia media di divisione nazionale basata sulla diffusione del coronavirus, le regioni Emilia-Romagna, Lazio, Puglia, Calabria e Basilicata sono le più accreditate a lasciare la zona gialla per finire nel “secondo livello”. Per tutte le altre occorrerà analizzare i dati sul COVID-19 (decisiva sarà la giornata di oggi) ma la sensazione è che nel mese di gennaio quasi tutto il Paese sarà rosso-arancione.

Il nuovo Dpcm

Da lunedì, con il ritorno al sistema delle fasce, si comincerà a lavorare al nuovo Dpcm. L’impostazione è già chiara ed è quella di prorogare la maggior parte delle restrizioni fino al 31 gennaio. Dovrebbe essere confermato il divieto di spostamento tra le regioni e il coprifuoco alle 22, così come la chiusura alle 18 dei bar e ristoranti nelle zona gialle. Non è ancora definito, invece, se rimarrà o meno la deroga per fare visita a parenti e amici Dovrebbero rimanere ancora chiuse palestre e piscine.

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.

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