Coronavirus, la proposta di Bassetti: "No all'isolamento per i contatti stretti di positivi". Il Governo studia la quarantena breve
Covid-19, la proposta di Matteo Bassetti: "Quarantena riservata solo ai positivi: non ha senso rinchiudere in casa i contatti stretti, se in salute". Il Governo convoca il Cts per valutare la quarantena breve
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Coronavirus, con centinaia di migliaia di persone in quarantena si rischia la paralisi
Sono centinaia di migliaia gli italiani attualmente bloccati in casa perché in isolamento: parliamo di soggetti positivi al Coronavirus, ma non solo. In quarantena, infatti, anche tantissimi contatti stretti di soggetti positivi. E se la situazione epidemiologica dovesse ulteriormente peggiorare, arrivando – secondo alcune previsioni – a 100mila nuovi contagi al giorno, si rischierebbe la paralisi, con milioni di italiani bloccati in casa.
Bassetti: “La quarantena andrebbe riservata solo ai positivi"
È per questo motivo che Matteo Bassetti, direttore della clinica di Malattie infettive all'Ospedale San Martino di Genova, ha lanciato una proposta: le regole della quarantena vanno riviste. “Il Natale 2021 è completamente diverso dal Natale 2020: non possiamo continuare a mettere in atto le stesse misure di un anno fa, quando nessuno era vaccinato. Stiamo correndo dietro al virus, rischiamo di farci fregare un'altra volta. La quarantena andrebbe riservata solo ai positivi".
Bassetti: “Il tampone dà una falsa sicurezza: va fatto solo se si hanno i sintomi"
Secondo Bassetti, quindi, andrebbero messi in isolamento solo i soggetti risultati positivi al Coronavirus: “Non ha senso chiudere in casa anche i familiari e i contatti stretti, se sono in salute. Per non parlare dell'isteria da tamponi: i vaccinati dovrebbero farselo solo se hanno i sintomi. Peraltro ricordiamo ancora una volta che il tampone dà una falsa sicurezza, perché è l'istantanea di un attimo e c'è il rischio di falsi negativi", è quanto riporta Corriere.it.
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Si spera in una fase endemica
La variante Omicron è molto contagiosa, ma secondo alcuni studi si tramuta in una malattia meno grave con sintomi lievi. La speranza, quindi, è che si vada verso una fase endemica, in cui sarà necessario convivere con il virus: ci si aspetta insomma tanti contagi, ma non altrettante ospedalizzazioni e decessi. A patto che la campagna vaccinale continui ad avere numeri soddisfacenti, ovviamente. Se oltre ai positivi si mettono in isolamento anche i contatti stretti, con 100mila contagi al giorno si rischia di bloccare un intero Paese.
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Il Governo valuta la quarantena breve
Il Governo è pronto a correre ai ripari per risolvere il problema: l'esecutivo, come riporta Rainews.it, ha convocato il Comitato tecnico scientifico per la mattinata di mercoledì 29. Si parlerà proprio di quarantena breve, ovvero la riduzione della quarantena per i contatti stretti di positivi che abbiano già fatto la terza dose. Attualmente la quarantena per un vaccinato venuto in contatto con un positivo è di 7 giorni: potrebbe essere ridotta la quarantena per i vaccinati con terza dose, attualmente di sette giorni. L'ipotesi è quella di portarla a 3-5 giorni: saranno gli scienziati a dire se ciò è possibile.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.
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