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Coronavirus, la Sicilia verso la zona rossa: 2mila contagi in 24 ore, ecco cosa sta succedendo

In Sicilia la situazione è tornata preoccupante: il 10% degli esaminati è risultato positivo al coronavirus, ecco cosa può succedere nelle prossime ore

Coronavirus, la Sicilia verso la zona rossa: 2mila contagi in 24 ore, ecco cosa sta succedendo
Foto Ansa

Coronavirus, la Sicilia verso la zona rossa: 2mila contagi in 24 ore, ecco cosa sta succedendo

Il coronavirus continua ad affliggere l’Italia e sono ormai tanti i territori in cui i numeri sono tornati preoccupanti nelle ultime settimane: tra questi c’è anche la Sicilia che, come riportato da PalermoToday.it, rischia seriamente di finire in zona rossa a partire dal 16 gennaio. Nelle ultime 24 ore, infatti, in tutta la regione sono stati registrati ben 1969 nuovi positivi su 10.542 tamponi effettuati (con 36 deceduti), dunque circa il 10% delle persone esaminate è risultato affetto da COVID-19. Tra le province più colpite figurano Catania (557 contagi nelle ultime 24 ore), Palermo (445), Messina (380) e Trapani (124). Il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha puntato il dito contro i suoi cittadini soprattutto dopo che parecchi dei positivi hanno ammesso di aver partecipato a pranzi e cene di 30-40 persone durante le festività natalizie. Di questo passo, dunque, la Sicilia potrebbe finire in zona rossa già a partire dal 16 gennaio, giorno in cui entrerà in vigore il nuovo DPCM su cui è al lavoro il Governo. LA VIROLOGA ILARIA CAPUA: “FINE DELLA PANDEMIA NON PRIMA DEL 2023”

Nuovo DPCM, in arrivo le regole per ricevere ospiti e per le visite ai parenti

Durante la riunione tra Governo e Regioni, il Ministro della Salute Roberto Speranza ha illustrato i contenuti del nuovo DPCM che entrerà in vigore il 16 gennaio 2021. In merito alle visite ai parenti “pensiamo di conservare la norma che abbiamo applicato nelle feste” così ha risposto il Ministro della Salute ai governatori, escludendo possibili controlli nelle case e affidandosi al buon senso dei cittadini. Nelle zone ad alto rischio, contrassegnate dai colori arancione e rosso, ove sono vietati gli spostamenti, sono consentite le visite ad amici e parenti purché in due e con eventuale prole a seguito ma in età inferiore a 14 anni. Speranza precisa inoltre che tali spostamenti devono avvenire all’interno della stessa Regione e solo una volta al giorno. In merito alle nuove disposizioni per bar e ristoranti, il Governo pare punti ad evitare gli assembramenti in strada, per cui conferma il divieto di asporto dopo le ore 18, evitando i famosi e pericolosi weekend nazionali in fascia arancione. Nei fine settimana i centri commerciali e i cinema resteranno chiusi.

Le novità sulle fasce di colore

Sembra che si stia lavorando anche su un nuovo sistema di valutazione delle fasce, basando il passaggio da zona gialla ad arancione o rossa sull’indice di rischio e non più sull’RT, tenendo in considerazione ben 21 parametri. Per quanto concerne la riapertura di centri sportivi e palestre, Speranza conferma le misure attualmente vigenti. Al vaglio la richiesta effettuata nelle ultime ore dal ministro Franceschini riguardo le piste da sci e i musei. Confermato il coprifuoco dalle ore 22 alle 5. L’APPELLO DEL PREMIER CONTE: “SERVIRANNO ULTERIORI SACRIFICI”

Altri dettagli sul DPCM

Il nuovo DPCM avrà una durata di 30-45 giorni e prolunga lo stato d’emergenza fino al 30 aprile 2021. In questo clima, le affermazioni di Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute, creano nuove tensioni. Al giornale Huffington Post, parlando della gravità della situazione epidemiologica, ha spiegato che un nuovo lockdown potrebbe essere l’unica misura di contenimento efficace. Secondo Ricciardi è indispensabile adottare un sistema più energico e drastico, chiudere tutto per almeno un mese per ottenere qualche risultato. Dati alla mano e sulla base di evidenze scientifiche, spiega che a febbraio l’Italia potrebbe contare fino a 95mila morti. Intanto a partire dal 16 gennaio entreranno in vigore le nuove regole, nella speranza che affiancate dal vaccino possano restituire risultati più confortanti.

Coronavirus, il bollettino di mercoledì 13 gennaio 2021

Sono 15.774 i nuovi contagi di Covid-19 in Italia (ieri 14.242), a fronte di 175.429 tamponi giornalieri effettuati (ieri 141.641), con la percentuale di positivi all’8,99% (ieri 10,05%). È questo il quadro che emerge dal bollettino del Ministero della Salute del 13 gennaio sulla situazione coronavirus in Italia. Le vittime sono 507 in un giorno, mentre le terapie intensive sono 2.579 (-57), con 165 nuovi ingressi nelle ultime 24 ore.

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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.

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