Coronavirus, l’annuncio di Draghi: lo stato di emergenza non sarà prorogato
La situazione epidemiologica è in netto miglioramento da ormai diverse settimane e per questo motivo si può passare ad una nuova fase della gestione della pandemia: lo stato di emergenza, come annunciato dal Presidente del Consiglio Mario Draghi Poco fa, non sarà prorogato e scadrà quindi il 31 marzo. Tante cose cambieranno, molte misure restrittive saranno allentate: anche il ruolo del Green Pass è destinato a cambiare nelle prossime settimane.
Costa: “L’obbligo di vaccino per over 50 sul lavoro dura fino al 15 giugno”
Gestione diversa della pandemia, però, non significherà liberi tutti. Come spiegato dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa a Mattino 5, l’obbligo di vaccino sul lavoro resterà ancora in vigore dopo il 31 marzo: “Con il 31 marzo e la fine dello stato di emergenza inizierà una nuova fase, ci sarà l’allentamento graduale delle misure restrittive, tra cui certamente anche del Green Pass. Però va fatta una distinzione: per gli over 50 sui posti di lavoro l’obbligo del rafforzato dura fino a 15 giugno. Poi ci sono ancora circa 10 milioni di persone che devono fare il booster, anche per questo le misure di allentamento devono essere graduali”, ha dichiarato.
Costa: “L’allentamento delle misure sarà graduale”
Andrea Costa ha spiegato che “non ci possiamo permettere di veicolare ai cittadini un messaggio che faccia intendere che le misure si allentano e quindi la dose booster non si fa: dobbiamo invece arrivare ad avere 49 milioni di italiani anche con il booster e per questo le misure saranno graduali. Il discorso del Green pass cambia per le attività all’aperto – ha sottolineato – inizieremo gradualmente con l’alleggerimento a bar ristoranti che hanno i dehors, in alcune ipotesi si potrà passare dal Green pass rafforzato a quello base”.
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Costa: “Bisogna allineare i provvedimenti”
Il sottosegretario Costa ha sottolineato, come riporta Ansa.it, anche la necessità di allineare i provvedimenti: “Faccio un esempio, con l’ordinanza di ieri abbiamo detto che, per dire, un giapponese può entrare in Italia anche solo dopo aver fatto un tampone ed essere risultato negativo. Poi però gli diciamo che se non ha il Green pass non può usare i mezzi di trasporto italiani. Ecco, allora queste decisioni dovranno essere allineate”.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.