Coronavirus, l'annuncio di Crisanti: "Vediamo la luce in fondo al tunnel. Ai non vaccinati dico che..."

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Coronavirus, il virologo Crisanti vede la luce in fondo al tunnel nella lotta contro il virus

Il coronavirus continua a circolare in Italia (e non solo) ma l'arrivo dei vaccini ha rappresentato la vera svolta nella lotta al Covid, riducendo di gran lunga il numero dei morti e dei ricoverati in terapia intensiva. Nonostante l'imperativo sia di continuare a tenere alta la guardia, soprattutto in ottica invernale, la situazione è indubbiamente migliore rispetto ai mesi scorsi. A pensarla così è anche il noto virologo Paolo Crisanti che, a margine della cerimonia inaugurale 2021/2022 dell’Accademia Olimpica, ha spiegato cosa sta succedendo (e soprattutto succederà) nel nostro Paese. IN ARRIVO LA PILLOLA PER CURARE IL COVID: TUTTI I DETTAGLI

Le parole di Crisanti

“Stiamo vedendo la luce in fondo al tunnel – ha dichiarato il microbiologo e Direttore del Dipartimento di Medicina Molecolare e Virologica dell'Università di Padova – e la differenza la stanno facendo i vaccini. Siamo più fortunati rispetto ad Israele e Inghilterra perchè abbiamo vaccinato più tardi, quindi di fatto siamo ancora protetti. Questo ci dà la possibilità di programmare la terza dose in maniera razionale e in tempo". “Alle persone che ancora non si sono vaccinate – ha aggiunto – e soprattutto agli over 50 vorrei dire che si avere più paura del virus che non del vaccino". Crisanti è dunque ottimista sul fatto che nel nostro Paese la situazione tornerà presto alla normalità, anche se per renderla tale servirà un ulteriore atto di responsabilità da parte di tutti.

Il bollettino di domenica 3 ottobre 2021

Nelle ultime 24 ore sono stati 2.968 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia, mentre ieri erano stati 3.312. Diminuiscono i tamponi effettuati: 285.960, contro i 355.896 di ieri. La percentuale di positivi considerando il totale dei tamponi – quindi molecolari più antigenici rapidi – è all'1% (ieri era allo 0,9%). Sono 33 i morti (con alcuni riconteggi), c'è un posto letto in meno occupato in terapia intensiva rispetto a ieri. È questo il quadro che emerge dal bollettino del Ministero della Salute del 3 ottobre.

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