
Coronavirus, Omicron meno grave rende il virus endemico?
La variante Omicron del Coronavirus si è dimostrata, per ora, molto contagiosa, ma la malattia che ne consegue sembra avere sintomi più lievi e di breve durata rispetto alla variante Delta. Si tratta senza dubbio di una notizia positiva: la speranza è che il virus si stia finalmente adattando all’uomo e che quindi possa diventare endemico, consentendoci una convivenza non troppo travagliata con la pandemia.
Remuzzi: “I sintomi di Omicron appaiono lievi”
Avere certezze, al momento, non è semplice. Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri e professore per chiara fama di Nefrologia all’Università degli Studi di Milano, ha provato a fare chiarezza in merito ai microfono di Corriere.it. “Omicron meno pericolosa? Ci sono lavori importanti, ancora in fase di revisione, che spingono verso questa ipotesi. I sintomi descritti appaiono lievi: mal di gola, congestione nasale, tosse secca e dolori muscolari. La perdita di gusto e olfatto è meno frequente”.
Remuzzi: “Due dosi proteggono dalla malattia severa ma non dai sintomi”
Gli studi su Omicron, spiega Remuzzi, “ci portano a essere moderatamente ottimisti su diversi aspetti, ma serve grande attenzione da parte di tutti per non correre rischi”. Sarà fondamentale, ovviamente, continuare a spingere sulla campagna vaccinale: Omicron, in tal senso, ha cambiato le carte in tavola. “Secondo i primi studi, due dosi di vaccino a mRna proteggono dalla malattia severa, ma non dall’infezione sintomatica. Con la terza dose il livello di anticorpi neutralizzanti aumenta in modo rilevante”.
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Remuzzi: “Un vaccinato con tre dosi di solito ha forme lievi”
C’è bisogno della terza dose, insomma, per essere realmente protetti. E potrebbe non bastare: “Un vaccinato con tre dosi può contagiarsi, ma di solito ha forme lievi: non possiamo però completamente escludere il rischio di un aggravamento. Il booster ha un ruolo specifico: interviene sul sistema immune, già preparato dalle prime due dosi, non come semplice aggiunta ma come potenziamento. In questo momento il booster è fondamentale per tutte le fasce di età, dai 5 anni in su. Vaccinare i bambini è cruciale”.
Remuzzi: “Sarebbe bello immaginare un obbligo vaccinale europeo”
Anche secondo Remuzzi, adesso, è fondamentale: “La terza dose per tutti prima possibile, vaccinare i bambini dai 5 anni in su e convincere i milioni di non vaccinati. Sarebbe bello immaginare un obbligo vaccinale europeo, passaggio in cui l’Italia potrebbe avere un ruolo di leadership. L’obbligo deve essere però associato a un sostegno nei confronti degli Stati che sono più indietro con le coperture. Il vero investimento per il futuro è rendere innocuo il virus”.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.