Coronavirus, nuovo allentamento delle restrizioni per il 18 maggio
Sono ormai passati ormai oltre due mesi da quel 10 marzo, data in cui il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte sottoscrisse un DPCM secondo cui era stata posta la quarantena obbligatoria per l’Italia intera. Il provvedimento era stato necessario dal momento che il nuovo coronavirus, altrimenti detto covid-19 o ancora Sars-CoV2, si stava espandendo a macchia d’olio in tutto il nostro Paese, con un incremento non indifferente giorno per giorno. Dopo l’inizio della fase 2, in vigore dal 4 maggio, a partire dal 18 maggio ci sarà un nuovo allentamento delle restrizioni.
Epidemia ai minimi da inizi di marzo in Italia
Dai dati registrati nel corso degli ultimi giorni, si può tranquillamente dire che in Italia l’epidemia è momentaneamente ai minimi storici dagli inizi di marzo. Decisivo al raggiungimento di questo risultato è sicuramente stato il lockdown di quasi 2 mesi sancito dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte in collaborazione con il Comitato Tecnico Scientifico. Ma siamo sicuri che sia stato l’unico motivo per il quale i contagi si sono visibilmente abbassati? Secondo un esperto, che un ribasso così drastico sia stato registrato con l’avvenire del semestre considerato più caldo, potrebbe non essere propriamente una coincidenza.
Ma a indebolire il virus non sarebbe il caldo
Dire che però il coronavirus possa essere indebolito dal caldo è errato per diversi motivi: primo perché non c’è un’evidenza scientifica e secondo l’epidemia tende a correre anche nei Paesi tropicale, in particolare a Singapore. Il caldo non è quindi la soluzione, come si poteva erroneamente pensare leggendo l’articolo fino a questo punto. Secondo Vincenzo Burrese, direttore Uoc Medicina interna e Rete Reumatologica presidio Nuovo Regina Margherita Asl Roma 1, a disturbare il virus potrebbero essere i raggi ultravioletti, secondo quanto riportato dal sito “adnkronos.com“.
Raggi ultravioletti più potenti d’estate
Attenzione però, l’esperto non dice che i raggi ultravioletti uccidano il virus, ma semplicemente che lo indeboliscano a tal punto da renderlo meno contagioso e meno virulento. Un’ipotesi che, allo stato attuale di cose, non trova smentite, ma neanche troppe conferme: effettivamente, i raggi ultravioletti sono più potenti man mano che ci si avvicina alla stagione estiva. L’esperto ha successivamente esplicitamente escluso che il caldo, inteso come caldo estivo, non può aiutare a fermare la diffusione del contagio, dal momento che il coronavirus sembra avere qualche problema solamente a partire dai 90°C.
Coronavirus, dati aggiornati in Italia al 15 maggio 2020
Sulla base dei dati diffusi dalla Protezione Civile nella giornata di oggi, venerdì 15 maggio 2020, in Italia i casi di persone attualmente contagiate da Coronavirus risultano essere 72.070 (-4370 rispetto alla giornata di ieri). Le persone decedute dall’inizio dell’epidemia sono 31.610 (+242 rispetto a ieri), mentre i guariti/dimessi 120.205 (+4917). Le persone ricoverate in terapia intensiva, invece, risultano 808 (-47). In generale, il totale dei casi è di 223.885 (+0,3%).
Sono un appassionato di meteorologia fin dall'adolescenza, laureato in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali. Durante questi anni ho gestito diverse pagine Facebook che trattano di meteorologia, facendo inoltre l'articolista a livello amatoriale di un portale che si occupa proprio della materia.
