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Coronavirus, lo stress della pandemia ha causato il boom delle sindromi da cuore spezzato

Sindrome del cuore spezzato dopo la pandemia: è boom di casi negli USA. Ecco i risultati di una ricerca

Coronavirus, lo stress della pandemia ha causato il boom delle sindromi da cuore spezzato
Una dieta povera di carboidrati fa bene al cuore: la ricerca che lo dimostra - foto Pixabay

Lo stress causato dalla pandemia ha avuto notevoli ripercussioni sulla salute psichica delle persone: è boom negli Usa di decessi per la sindrome del cuore spezzato

Gli effetti del Covid-19 non si riverberano solo sul fisico delle persone contagiate ma anche sulla psiche di tutte le persone che hanno vissuto la pandemia e il lockdown come un vero dramma personale. I blocchi e le limitazioni, oltre ad aver causato seri danni economici alle famiglie, hanno prodotto dei danni a livello psicologico i cui strascichi si manifesteranno anche a distanza di anni dalla fine della pandemia. Un recente studio pubblicato nella giornata di giovedì 9 luglio non ha fatto altro che confermare questa tesi, evidenziando l’aumento esponenziale dei casi di sindrome del cuore spezzato.

Cosa si è scoperto

L’aumento notevole di casi è stato registrato in particolar modo negli Usa. Inizialmente la maggior parte di questi casi non è stata associata alla pandemia ma essendo una patologia strettamente legata a stress fisici, economici e sociali, è quasi fisiologico che la pandemia possa essere stata la causa di questo incremento repentino di casi. Quella che comunemente viene chiamata sindrome del cuore spezzato, scientificamente viene appellata col termine cardiomiopatia indotta da stress o in alternativa col termine sindrome di Takotsubo. In una fase di forte stress o di grande tensione legata ad eventi avversi della vita quotidiana, può capitare che i muscoli del cuore possano indebolirsi.

I sintomi

I sintomi sono molto simili a quelli di un infarto e possono avere un esito anche fatale nei casi più sfortunati. La ricerca sull’aumenti di casi è stata effettuata su due strutture ospedaliere dell’Ohio. Sono stati valutati nel complesso quasi 2 mila pazienti ricoverati per problemi cardiaci. Si scoperto che la maggior parte di questi pazienti erano doppiamente a rischio disoffrire di tale sindrome rispetto agli anni precedenti.

Il parere degli esperti

Uno degli esperti che ha condotto questo studio è il Dottor Ankur Kalra, il quale ha spiegato nel dettaglio come la pandemia possa impattare anche sulla salute del nostro cuore. Secondo il dottor Kalra, sia il distanziamento sociale che la crisi economica generata dal lockdown, possono aver svolto un ruolo cruciale. “Il nostro studio – ha spiegato l’esperto – afferma che la cardiomiopatia da stress è aumentata a causa dello stress che la pandemia ha creato.” Essendo uno studio condotto su una platea di pazienti molto ridotta, serviranno ulteriori ricerche su larga scala, per comprendere a fondo gli effetti della pandemia sulla psiche e sul cuore degli esseri umani.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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