Coronavirus, lockdown per non vaccinati anche in Italia? L'ipotesi è concreta: ecco dove
Covid-19, preoccupa l'aumento dei contagi: anche in Italia si parla lockdown per i non vaccinati. Ecco dove
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Coronavirus, peggiora la situazione in Italia
Da alcune settimane si sta assistendo, in Italia, ad un aumento dei contagi da Coronavirus: la situazione, al momento, è ancora sotto controllo, ma si teme un peggioramento a breve. Da nord a sud, comunque, non c'è omogeneità: la situazione epidemiologica, infatti, varia in base al territorio. E anche in base alla percentuale di vaccinati. Tra le aree in cui il livello di allerta è più alto c'è l'Alto Adige. Leggi anche Coronavirus, l’annuncio di Ricciardi: “No Green Pass a chi rifiuta la terza dose e non solo…”
In Alto Adige dati preoccupanti
In Alto Adige, nella giornata si ieri, si sono registrati quattro decessi: un dato del genere non si registrata da diversi mesi. Il 6 aprile, infatti, furono registrate 5 vittime: da allora mai più di 3. Le vittime sono tutte over 60, tre delle quali non vaccinate. Oltre ai decessi, preoccupa comunque l'impennata dei contagi: 359 nuovi casi su 1.665 tamponi, come riporta Corriere.it. In aumento anche la pressione sugli ospedali: +2 le terpaie intensive, +1 i reparti ordinari. Leggi anche Coronavirus, il Green Pass potrebbe cambiare? Ecco tutti i dettagli e le ipotesi al vaglio del Governo
Numeri (quasi) da zona gialla
Il tasso dei ricoveri, in Alto Adige, è al 13,2%, molto vicino alla soglia del 15% (uno dei tre parametri per il passaggio in zona gialla); le terapie intensive sono all'8%, vicine alla soglia del 10%; altissima l'incidenza: 369 casi settimanali ogni 100mila abitanti, ben oltre la soglia dei 50. Il passaggio in zona gialla sembra ormai imminente, ma in realtà tra l'ipotesi c'è anche l'adozione di misure molto più stringenti: si sta parlando, infatti, di un lockdown per i non vaccinati. Leggi anche Coronavirus e vaccini, da domani partono le somministrazioni nelle farmacie: ecco dove e tutti i dettagli
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Zerzer, direttore dell'Asl: “Bolzano guarda con molto interesse alla situazione adottata in Austria"
Nelle ultime ore, infatti, in Alto Adige si sta facendo largo l'ipotesi di un lockdown solo per i non vaccinati. Florian Zerzer, direttore dell'Azienda sanitaria della provincia di Bolzano, si è detto favorevole a questa ipotesi: “I dati non confortanti dell’Alto Adige sono la conseguenza di una copertura vaccinale non sufficiente. Fortunatamente all’aumento quotidiano dei positivi non corrisponde un incremento di ingressi in terapia intensiva. E questo grazie al vaccino che protegge non solo dalla malattia ma anche, e soprattutto, dalle conseguenze più gravi dell’infezione. La Provincia di Bolzano guarda con molto interesse alla soluzione adottata a pochi chilometri di distanza, oltre il confine di Brennero: in Austria vige infatti un lockdown molto severo, ma solo per coloro che non hanno completato il ciclo vaccinale", sono le sue parole riportate da Ilfattoquotidiano.it.
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Armanaschi: “Ecco da cosa dipende questa situazione"
L'attuale situazione, secondo Luca Armanaschi, coordinatore amministrativo del comprensorio di Bolzano dell'Asl, ha origine da due fattori principali: “Una quota residuale di popolazione refrattaria alla campagna vaccinale e la riduzione della copertura vaccinale di coloro che hanno ricevuto il proprio ciclo nel pieno delle prime ondate infettive", come riporta Corriere.it.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.
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