Coronavirus, tornano ad aumentare i casi
La pandemia da Coronavirus, da alcune settimane, non occupa più il primo posto nei pensieri di milioni di italiani: complice la guerra in Ucraina che ha occupato – giustamente – le prime pagine dei giornali, ma anche di una situazione epidemiologica in miglioramento e la fine dello stato d’emergenza. Di recente, però, i nuovi casi giornalieri sono tornati ad aumentare e di conseguenza l’allerta. Cosa sta succedendo?
Filippo Anelli, Federazione nazionale degli Ordini dei medici: “La situazione non è buona”
Per ora la situazione, almeno negli ospedali, sembra ancora sotto controllo: il Covid-19, però, ci ha insegnato che bisogna ragionare in prospettiva. È per questo motivo che l’Ordine dei medici ha lanciato l’allarme dopo la recente crescita dei contagi. Secondo Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici, “la situazione non è buona, desta in noi molte preoccupazioni”, come si legge su Adnkronos.
Anelli: “Ci aspettavamo una ripresa”
I reparti, spiega Anelli, sono ancora pieni e “non c’è quella decrescita che avremmo voluto. Ovviamente ci aspettavamo una ripresa. Ma in maniera così consistente e senza che ci sia una vera e propria discesa delle curve un po’ e preoccupante”. Insomma: con la bella stagione alle porte e grazie alla campagna vaccinale l’obiettivo era quello di svuotare completamente i reparti degli ospedali, ma la situazione è evidentemente diversa: per questo motivo è ancora fondamentale essere prudenti. Leggi anche Coronavirus, la fine dell’obbligo di mascherina al chiuso potrebbe slittare: ecco il motivo
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Anelli: “Rimane solo il senso di responsabilità dei cittadini”
Filippo Anelli ha lanciato, come si legge su Notizie.it, un messaggio agli italiani: “Ci rimane solo il senso di responsabilità dei cittadini, credo che lo Stato e le Regioni abbiano fatto le loro scelte e avviato una stagione in cui anche l’economia e gli aspetti sociali hanno una prevalenza rispetto ad altro. Come medici non possiamo fare altro che appellarci al senso di responsabilità degli italiani”. E sull’allentamento delle misure: “Forse aspettare un altro mese sarebbe stato opportuno, considerando che avremmo potuto avvantaggiarci dall’arrivo della bella stagione”.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.