Coronavirus, è nel pieno il dibattito sulla quarta dose
Anche se nelle ultime settimane i nuovi casi di Coronavirus sono aumentati, la situazione negli ospedali è rimasta nettamente sotto controllo. Molto probabilmente, però, il virus tornerà con un certo vigore dopo l’estate: saranno le temperature più basse, come abbiamo già visto, a favorire la diffusione del virus. A quel punto, però, la protezione del vaccino potrebbe cambiare: è per questo motivo che si discute sulla quarta dose.
Mantovani: “La vera sfida in autunno, speriamo con un vaccino contro le varianti”
Di recente, in realtà, è arrivato il no di Ema ed Ecdc per tutte le età: per ora è solo per over 80 e immunodepressi. Dopo l’estate, però, potrebbe arrivare un nuovo vaccino in grado di intercettare e bloccare le varianti. Secondo Alberto Mantovani, presidente della Fondazione Humanitas pe la Ricerca e direttore scientifico Umanitas, “la vera sfida, la vera campagna, sarà in autunno, speriamo che con un vaccino anti-Covid che veda meglio le varianti. Io spero che ci sia e sono ottimista. Se non ci fosse, allora si farà con il vaccino che abbiamo”, è quanto riportato da IlGazzettino.it.
Mantovani preoccupato per il “fattore influenza”
È ragionevole, secondo Mantovani, “pensare che la nostra sfida sarà l’autunno. Lo sappiamo che sarà così perché tutti i virus respiratori, e questo non fa eccezione, ci creano problemi durante l’autunno-inverno”. E preoccupa anche il fattore influenza: “Si è visto nel Regno Unito che i malati molto gravi hanno spesso la coinfezione da influenza e da Sars-CoV-2, tanto che qualcuno ha detto che dovremmo screenarli tutti per l’influenza. Speriamo di convincere le persone a vaccinarsi anche contro l’influenza”.
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Numeri ancora bassi sugli immunocompromessi
Sulla quarta dose, per ora, concordano tutti su un punto: è necessaria per le persone immunocompromesse. Mantovani, però, si dice preoccupato “perché poche di queste persone si stanno vaccinando. Io sono preoccupato sempre per i più deboli. Su questi non abbiamo dubbi che ci voglia la quarta dose, anche se abbiamo pochi dati, perché lo sappiamo che rispondono male e perché diamo più dosi già per altri vaccini”. “.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.