Coronavirus, il virologo Matteo Bassetti tuona: "Basta con il bollettino giornaliero, serve solo a creare ansia nelle persone..."

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Il noto virologo Matteo Bassetti si scaglia contro chi pubblica ancora i bollettini Covid quotidiani: ecco cosa ha detto e perché sarebbero inutili

Tutti abbiamo negli occhi e nella memoria i tragici bollettini di inizio 2020, l'anno in cui il coronavirus ha fatto breccia in Italia (e non solo) causando centinaia di morti ogni giorno; oggi, a distanza di due anni, il Ministero della Salute continua a diffondere i dati quotidiani su positivi, ricoverati in terapia intensiva e vittime del Covid-19, anche se grazie all'arrivo dei vaccini la situazione è nettamente migliorata. E proprio in virtù di questo in tanti pensano che il bollettino Covid, che comunque presenta ancora uno scenario da non sottovalutare, dovrebbe sparire dalla circolazione. O meglio, non essere più comunicato ai cittadini. É il parere del noto virologo Matteo Bassetti che ha espresso il suo parere tramite i suoi canali social.

Il post di Bassetti sui social

“Nonostante la crescita di contagi – ha scritto su Facebook il Direttore del Reparto Malattie Infettive dell'Ospedale “San Martino" di Genova – gli ospedali restano vuoti di pazienti Covid e pieni di colonizzati dal virus asintomatici. Ha ancora senso dare i numeri giornalieri di quanti hanno il 'raffreddore Covid' o sono in ospedale per una colica renale con tampone positivo per Sars-CoV-2? Questi numeri non servono più a nessuno". PILLOLA ANTICOVID DA OGGI IN FARMACIA, ECCO COME OTTENERLA

Bassetti “bacchetta" il Ministero della Salute

“I report sull'andamento del contagio – ha proseguito – servono solo a creare ansia nelle persone e a credere sempre meno nell'efficacia dei vaccini. Siamo rimasti l'ultimo Paese europeo con più dell'80% di vaccinati con bollettino giornaliero e mascherine obbligatorie". Chissà se l'appello di Bassetti sarà ascoltato o se si continuerà comunque, per dovere di cronaca, a fornire questi dati a stampa e popolazione. ADDIO ALLE MASCHERINE AL CHIUSO, ECCO DA QUANDO

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